Viene ritenuto il più antico vino d’Italia assieme al Moscato di Siracusa. E’ il Greco di Bianco doc e nasce in Calabria.Si dice cha abbia origini antichissime, risalenti al VII secolo a.C., quando un colono greco portò i primi tralci della vite sbarcando nell'odierno Capo Bruzzano. Furono proprio i Greci, fin dall'VIII secolo a.C., a individuare sui litorali della regione, il posto ideale per i loro vitigni.
Non a caso, proprio dai tempi degli antichi Greci, la Calabria era conosciuta come Enotria, che significa terra del vino
La Calabria deve la sua vocazione al vino a tempi ancora più remoti. Fin dall’era preellenica, furono infatti gli Enotri, (coltivatori di vite) e gli Itali che occupavano la parte compresa tra il golfo di Sant’Eufemia e quello di Squillace a coltivare i vitigni. Il re dell’Enotria era Italo e pare proprio sia stato in suo onore che alla Calabria venne dato il nome di Italia, appellativo esteso poi a tutta la nazione.
Ci troviamo in una zona speciale d’Italia, la costa ionica e la Calabria Grecanica, dove sembra di tornare indietro nel tempo, seguendo i ritmi di un turismo lento, ecosostenibile, tra borghi, parchi naturali e tante tradizioni, anche in cucina.
Tra queste il Greco di Bianco, che si dice sia il più antico d’Italia. La sua produzione era quasi scomparsa attorno agli anni Sessanta, per poi ritornare. Si tratta di un vino passito particolare, le cui uve vanno raccolte rigorosamente a mano, stese delicatamente su graticci di canna al sole ed esposte al calore per circa 8-10 giorni. Solo dopo questo processo avviene la pigiatura.
In altri casi, si usa appassirle direttamente sulla pianta, dopo schiacciamento o torsione del rachide. Nasce così un vino particolare, dal colore giallo ambrato, profumato di zagara, dal sapore dolce.
Insieme al "Greco" sul territorio di Bianco si produce anche l'ottimo vino "Mantonico" (colore giallo citrino e sapore pieno). Il suo nome deriva dal greco mantonikòs (profeta). Si credeva infatti che questi vini avessero virtù divinatorie, afrodisiache e terapeutiche. Il "Mantonico" era particolarmente apprezzato dai sacerdoti dell'antica Locri Epizephiri.
Un viaggio enogastronomico in Calabria Grecanica unisce la scoperta di un territorio antichissimo . Da non perdere una tappa alla villa romana di Casignana, testimonianza dell’antica Magna Grecia nei pressi del bosco Rùdina-Ferruzzano. Tappa obbligatoria anche al Museo del Vino, istituito dal Comune di Bianco.
Il mito vuole che il vino di vitigno Greco possieda speciali poteri rigeneranti sia a livello fisico che mentale. Le leggende dicono che durante la battaglia di Sagra tra Locresi e Crotonesi, vinsero i primi, anche se erano in minoranza, solo per aver bevuto il Greco. Le sue proprietà, furono lodate da citazioni di Virgilio e Plinio il Vecchio. Proprietà anche afrodisiache furono ampiamente decantate: ne rimane memoria anche in un' iscrizione muraria rinvenuta a Pompei.
Il vino Greco di Bianco doc è un vino speciale non solo per la sua storia e il suo sapore, ma anche per la rarità dei suoi vigneti, difficili da riprodurre in altre località. Da non perdere quindi questa scoperta durante un tour per la Calabria Grecanica o la Costa Ionica, fermandosi rigorosamente tra le aziende agricole locali per degustare un buon bicchiere di vino e tanti prodotti tipici della zona.
Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
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Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.
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