Terremoto tra Calabria e Sicilia questa notte, lungo lo Stretto di Messina: la terra dopo l’Emilia ha ricominciato a tremare all’1,12 della notte passata. Per fortuna non si sono arrecati danni ingenti a strutture e persone, ma la paura di nuove scosse mantiene alta la tensione. Lo Stretto di Messina (da ambo le coste), è stato il punto dove si è avvertita l’intensità maggiore.

Il terremoto in Calabria ha toccato il valore di 4,6 Richte. Molti calabresi, ma anche siciliani dall'altra parte del mare, stanotte sono stati svegliati dal tremore del terreno, che si è avvertito vino nelle aree del cosentino.

Secondo quanto reso noto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’epicentro è stato nel profondo del mare a una profondità di 46 chilometri. Le località più vicine all'epicentro sono Scilla, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, San Roberto e Sant'Alessio in Aspromonte. Dai primi rilievi della Protezione civile comunque arriva la conferma che non risultano danni a persone o cose

Lo sciame sismico fra Sicilia e Calabria, in realtà sta andando avanti ormai da tempo. Dallo scorso 14 agosto si sono registrate diverse scosse, per fortuna sempre di bassa entità, al di sotto dei 3 gradi della scala Richte per circa 13 piccoli terremoti. Ieri notte poi la scossa più grande, avvertita in una vasta area e subito diffusa con veloctà repentina dai social network. A Messina molte persone si sono riversate in strada e poco dopo sono potute tornare nelle loro abitazioni.

Gli esperti però rassicurano: pare che non si sia il rischio di ulteriori scosse forti.

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Al.Fa

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