
“Cedars of Lebanon” cantavano gli U2: il sound storico che tradusse in musica la tragedia della guerra. Quei cedri oggi sono racchiusi in parchi nazionali mentre il Libano è determinato a riconquistare l’antica fama di Svizzera del Medio Oriente. E sembra stia raggiungendo la meta, visto che nel 2009 si è classificato primo tra 44 mete da visitare, secondo una classifica del New York Times Travel. E noi ve lo raccontiamo.
Qui tra le strade è possibile vedere una chiesa cristiano maronita accanto a quella ortodossa e alla moschea, aprono diversi alberghi di lusso ed è possibile gustare pesce alla griglia in riva al mare, fare festa fino all’alba o lasciarsi incantare dall’assolutezza di parchi naturali silenziosi.
Se da una parte non è semplice conoscere il lato “turistico” del Libano: d’altro canto non sarà difficile farsi raccontare dai suoi abitanti, innamorati del loro Paese, le meraviglie da mille e una notte che popolano il territorio. Una terra con una storia ricca e forte da raccontare, e paesaggi, per noi italiani tutti ancora da scoprire.
In poco tempo è possibile fare un tuffo nel mare o andare a sciare in montagna. Perdersi tra gli aromi di un mercato o tirare l’alba in uno dei club sul lungomare, tra mille luci della baia. E sarà ancora più facile scoprire che dietro le storie dell’orrore e delle guerre, c’è una storia grande di rinascita, proprio come quella della capitale, Beirut, come una Fenice, antica città mediterranea rasa al suolo più volte durante 17 anni di guerra.
Beirut: scoprirla a piedi
Beirut va scoperta a piedi, passo dopo passo. Solo così il profumo delle sue pietanze e delle sue terre potrà offrire al visitatore sensazioni diverse.
Oggi la città si presenta, anzi, si ripresenta al mondo completamente ricostruita, con uno spirito mediterraneo e con un animo che guarda a Occidente, dove convivono lingue, usanze, religioni diverse tra loro. Nel caos colorato di clacson, rumori, profumi di una città che non dorme mai, è possibile vivere e scoprire il Libano e il suo lato vivo e festoso, in certi casi solenne, in altri quasi caotico, tra vicoli tradizionali e grandi complessi residenziali e alberghieri, mercati tipici e boutique di lusso. E una popolazione che sorride ma si commuove a pensare alla storia passata.
L’appuntamento è nella Downtown in piazza dei Martiri, il cuore pulsante della Beirut Vecchia. Anche questa zona fu completamente distrutta, spolpata ed oggi è completamente rimessa in piedi, pietra dopo pietra. Il centro città fu ricostruito grazie alla Società libanese per lo sviluppo e la ricostruzione, meglio conosciuta come Solidere, di Rafiq Hariri, ex primo ministro ucciso nel 2005. Qui, tra resti architettonici e le rovine dei Bagni Romani, tra le vie espongono e aprono showroom i giovani creativi libanesi, e designer locali: tra abiti e accessori alla moda, qui nascono anche le borse glamour di Sarah’s Bag (www.sarahsbag.com): iniziativa di una ex sociologa che ora fornisce lavoro e formazione ad ex prostitute che hanno scelto di cambiare vita.
Dal centro si aprono a raggiera vie e strade che permettono al visitatore decine di esperienze diverse. Beirut è famosa per la sua vita notturna. In realtà, si tratta di una fama che la città si era guadagnata già negli anni Sessanta. Oggi si ripropone in una veste by night ricoperta di spazi di festa e spazi di quiete. Il suo centro è diventato un quartiere di forte espansione commerciale. Ristoranti e caffè si affacciano ai lati delle vie dove gustare la golosa cucina libanese. Negli ultimi anni, le zone della vita notturna sono diventate Monnot, con club e ristobar dove a un piano si cena e all’altro si “brucia”. Altra passeggiata serale è Gemayzeh, con due locali interessanti, il Centrale, che offre cene e un bar curioso al piano superiore, e il Bar Louie, punto di riferimento per gli amanti della musica Jazz e Blues. Da non dimenticare una tappa nella zona di Baalbek, dove in estate un Festival internazionale richiama ospiti e visitatori da tutto il mondo.
Molte le zone pedonali e i localini dove fumare tabacco aromatizzato dal narghilè. Imperdibile poi la passeggiata sul famoso lungomare di Beirut, la Corniche, fino ai faraglioni di Raouché. Passeggiando l’atmosfera che si respira è di aromi, aria di mare e di cosmopolitismo: i ragazzi parlano una sorta di mix tra le tre lingue in uso in Libano: francese, arabo e inglese.
[wp_ad_camp_1]
Un’esperienza da provare una volta arrivati è l’hammam o qualche rituale di bellezza in uno dei numerosissimi centri benessere che popolano nella capitale. Qui la bellezza è accessibile a tutti e offre rituali tradizionali e innovazione a prezzi contenuti. Non a caso proprio in Libano ha avuto origine Caramel, pellicola franco-libanese, dove in un salone di Beirut quattro donne alternano chiacchiere e cerette, confessioni e manicure.
Libano fuoriporta
Il Libano è chiamato anche Paese dei Cedri. Il cedro è l’albero rappresentato sulla bandiera nazionale ed è protagonista di molte leggende. La pianta secolare è protagonista assoluta di numerose foreste meta per gli amanti della natura e dell’ecoturismo. La più grande foresta di cedri del Libano è la Al-Shouf Cedar Nature Reserve che si espande tra Dahr Al-Baidar al nord e la Niha Mountain a Sud. Suggestive e mistiche, da lasciare a bocca aperta il visitatore, sono le grotte di Jeita candidate a far parte delle 7 meraviglie del mondo. Tra le città: Anjar, ricca di storia omayade e antica crocevia di commerci, la fenicia Balabek, con il tempio del dio Baal, Tripoli, Byblos (Jbail), Tiro (Sour) e Sidone (Saida).
RISORSE UTILI
Ministero del Turismo http://www.lebanon-tourism.gov.lb/
Riserva di Shouf Cedar http://www.shoufcedar.org/
Grotte di Jeita http://www.jeitagrotto.com/
DOVE DORMIRE
Beit Meri
Beit Meri è un resort-cittadella situato a 800 metri di altezza, con vista sul mare. Al suo interno hotels, ristoranti, pub e club. Il resort vanta anche alcuni tesori archeologici, come il monastero maronita del XVII secolo Deir el Qalaa e rovine Romano bizantine. A Febbraio ospita all’Hotel Al Bustan un festival di musica classica ed arte.
Telefono: +961-(0)4-870702 / 872063 / 972996
Email: admdiv@mobmas.com
Sito internet: http://www.mobmas.gov.lb
HOTEL ALBERGO
L’Hotel Albergo, unico a Beirut membro del circuito Relais & Chateaux, è situato in un edifico degli Anni Trenta, di cui ha conservato lo stile. Coniuga gusto libanese e stile ottomano a dettagli di classe. Offre un’oasi di pace e coccole all’interno di una metropoli che non dorme mai.
Telefono: +961-(0)1 339797
Email: albergobeirut@albergobeirut.com
Sito internet: www.albergobeirut.com
DOVE COMPRARE
Souk el-Tayeb: primo farmer’s market di Beirut: mercato di alimentari bio, oggetti riciclati, energie rinnovabili, olio d’oliva. Si trova a Beirut, in rue Verdun e Saifi Villagee, e a Byblos.
Sito internet: www.soukeltayeb.com
VIAGGIARE SICURI
Dopo gli accordi di Doha (21 maggio 2008), la situazione in Libano ha riacquistato carattere di relativa normalità.Tuttavia alcuni territori, nonostante una situazione relativamente stabile, potrebbero essere soggetti ad alcuni pericoli: da rapine e furti a danno di turisti stranieri, a cortei e manifestazioni che potrebbero degenerare velocemente. Prima di partire è consigliabile visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri, www.viaggiaresicuri.it, e informarsi in tempo reale sulla situazione del Paese che si intende visitare. Lì si trovano informazioni utili e consigli da tenere in considerazione prima di partire.

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.