
Riceviamo e pubblichiamo una nota dello storico comitato Unicomal, che racchiude al suo interno i vari comitati impegnati nella tutela del territorio interessato dall'espansione dell'aeroporto di Malpensa. A modo suo, Unicomal "Manda a quel paese" l'ultima boutade di Raffale Cattaneo, che è sia assessore regionale ai trasporti che membro del cda di Sea, la società che gestisce gli aeroporti Milanesi. L'assessore tempo fa ha auspicato a provvedimenti tali da ridimensionare il city airport di Linate a favore di Malpensa. Vero è che Linate non si può espandere più di tanto ormai (ma è anche vero che non è utilizzato a pieno attualmente) viste le dimensioni e la collocazione. La proposta di Cattaneo ha lasciato molti perplessi, tra cui Unicomal. Ecco la nota emessa a proposito. E voi cosa ne pensate? Scriveteci: redazione@vaquelpaese.com
Fin dalla prima audizione a Palazzo Marino presso la Commissione consigliare Ambiente eravamo convinti dell’utilità dell’iniziativa partita dal Comitato Viva via Gaggio e partecipata da vari Enti, istituzionali e non, del Territorio.
Quel Territorio che però non viene ascoltato quando parla di regole non rispettate, di aeroporto mai sottoposto a V.I.A. e di masterplan scandaloso per l’attacco in profondità nel cuore del Parco del Ticino.
Portando nel Palazzo voci contrarie alle note ufficiali abbiamo bucato il muro della censura che da sempre copre le ”illegalità e soprusi di Malpensa” (da “Ticinia”, documento firmato da 87 sindaci). Messi alle strette da domande a cui hanno tentato di dare risposte generiche ed evasive, gli uomini di SEA hanno subìto le repliche dei Comitati e, per tentare di schivarne gli strali, si sono scomposti ed hanno dovuto abbandonare gli enfatici proclami di crescita ammettendo che Malpensa è in calo e, perdurando la situazione, non si farà la terza pista
Ma cosa dice l’inossidabile Assessore Cattaneo, l’uomo del conflitto d’interessi che non si dimette né da Assessore regionale ai trasporti né dal Board di SEA?
Con la solita protervia, chiede che «Pisapia deve fare quel che non è stata capace di fare la Moratti: visti i dati dell'ultimo periodo, l'unica soluzione per far crescere Malpensa è ridimensionare Linate».
Ma Linate, si noti bene, è già severamente ridimensionato: la sua reale capacità operativa è di 32 movimenti orari ma è limitato a 18.
Linate patisce anche un’altra limitazione, l'eliminazione della dogana, per cui si possono effettuare solo voli “Shengen” e, per destinazioni extra europee, si può partire solo da Malpensa e da Bergamo-Orio al Serio.
L’Assessore Cattaneo propone di calpestare i diritti degli utenti, dei cittadini e dei suoi elettori per la velleità di favorire il malpensato aeroporto di Malpensa.
Ci chiediamo a quali modelli amministrativi si ispiri, e dubitiamo che abbia in mente modelli occidentali e mercati liberi.
E quando il nostro brillante Assessore dice che "lisciando la pancia dei milanesi si paga un prezzo altissimo come la sconfitta dell'aeroporto di Malpensa” quali interessi vuole tutelare? Evidentemente non quelli degli utenti. Ma nemmeno quelli dei 625.000 abitanti del Territorio attorno a Malpensa che vede all’orizzonte la minaccia dell’approvazione del masterplan che costerebbe un prezzo altissimo a carico del Parco del Ticino.
Se Malpensa cala, malgrado le limitazioni a cui è sottoposto Linate, il motivo è evidente, ed è la bocciatura del mercato.
E, per chiudere, viene in mente il paradosso del gestore di due pizzerie nella stessa strada. La prima è sempre affollata di clienti, la seconda proprio non va. Cosa fa il gestore per far “decollare” la seconda? Chiude la prima!
Grazie, Assessore Cattaneo.
Gallarate, 14 aprile 2012
CHIUDERE LINATE? MA PERCHE’?
UNI.CO.MAL. Lombardia Beppe Balzarini

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