
L’autunno sul lago Maggiore è il periodo ideale per scoprire borghi e tradizioni ancora poco note. Come la vendemmia! Ebbene si, lungo la sponda lombarda del lago diverse cantine hanno ripreso da alcuni anni a piantare vigneti e a produrre di nuovo vino locale. Il vino Ronchi Varesini si è guadagnato l’IGT e una cantina di Angera, Cascina Piano, produce un vino raro pluripremiato, il Mott Caré, che ha il riconoscimento De.Co (denominazione comunale).

Le De.Co di Angera
Il Mott Caré non è l’unica De.Co locale. C’è anche il “pane millenario”: tre tipi di pane la cui ricetta è stata ricavata dai ritrovamenti archeologici di pane in loco, presso la necropoli di Angera: in più di sessanta sepolture è stato possibile individuare un rituale funerario particolare, ossia l’offerta di panini carbonizzati, molti dei quali sono venuti alla luce ancora intatti. I panini hanno circa 2000 anni e Angera risulta quindi al secondo posto in Italia, dopo Pompei, per quantità e qualità di rinvenimenti di pane. Il piccolo e antico borgo sul Verbano si prepara così a diventare un centro per lo studio sulla panificazione antica e a presentare, in Giugno, un panino speciale tra i suoi prodotti tipici locali.
Le analisi archeobotaniche condotte da Mauro Rottoli ed Elisabetta Castiglioni, del Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como, sui semi, sui pollini, sulle piante infestanti contenuti nell’olla, sui panini carbonizzati e sui frutti rinvenuti nelle tombe angeresi, hanno dato risposte interessanti anche in merito alle abitudini alimentari, alla panificazione e all’ambiente naturale lombardo in epoca romana.
L’archeologia e lo studio del nostro passato si confermano fonti inesauribili di informazioni e stimoli per lo studio della alimentazione antica e per l’individuazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari legati alla tradizione del territorio varesino.
Oggi, a ritmo di turismo lento si può scoprire questo mondo e anche indossarlo, visto che la terza De.Co di Angera sono dei gioielli, prodotti da un’artigiana locale, rispirati a quelli delle donne dell’antichità.
Carola Caputo (A.M Oro), è una giovane gemmologa e designer del gioiello, affascinata dall'antico e dalla possibilità di unire le tradizioni di famiglia, legate ad antiche tecniche manifatturiere, al futuro offerto dalle nuove tecnologie del suo bagaglio formativo.Un giorno visita il Museo Archeologico e rimane affascinata da un pendaglio di bronzo tardo celtico, rinvenuto ad Angera ed esposto in Museo, recente oggetto di un progetto di ricerca del Civico Museo dal titolo Nei Panni degli Altri. Nasce così la Linea Dervonia.
Il vino sul lago Maggiore

Se oggi il turismo sostenibile aiuta a scoprire queste eccellenze locali, il paradosso è che secoli fa fu proprio il turismo secoli fa tra i fenomeni che contribuirono a farne scomparire la produzione del vino!
Fino ai primi del ‘900 infatti tutta la Valceresio, i dintorni di Varese e la parte alta del lago Maggiore producevano uva. Tra gli estimatori famosi della produzione locale c'è stato San Carlo Borromeo che, chiamato a Roma alla corte di papa Pio IV, si faceva spedire via mare botti di vino locale. Anche lo scrittore Alessandro Manzoni, apprezzava il vino di Morosolo e Carlo Porta compose versi su quello di Tradate. Un documento ritrovato da Redaelli alla facoltà di agraria di Milano afferma che nel 1881 nel Varesotto si coltivavano ben 150 vitigni differenti.
Ma come è scomparsa questa tradizione? Visto che la provincia di Varese era diventata luogo di villeggiatura, molte vigne vennero trasformate in giardini all'italiana. A fine '800 sulle viti si abbatterono diverse malattie che danneggiano molto la produzione. Altre zone italiane nel frattempo presero il sopravvento, mentre a Varese si sviluppò l'industria nel frattempo... e così la vite perse importanza..fino ai giorni nostri.
Il Settembre Angerese e le cose da vedere ad Angera tutto l’anno
L’autunno e in particolare Settembre è un momento speciale per scoprire Angera: in ogni stagione si possono visitare il museo, il Museo Diffuso (un percorso libero e gratuito per la città e frazione alla scoperta dei siti di interesse storico e culturale) e la Pinacoteca Diffusa realizzata nel centro storico dall’artista writer Andrea Ravo Mattoni.
Ma solo a Settembre si può vivere il Settembre Angerese: un mese di eventi e rievocazioni storiche sul passato vinicolo di Angera. La sfilata dei carri vendemmiali è uno dei momenti clou, come il consueto convegno del museo Archeo&Food che analizza cibo e storia locale con momenti di studio, dibattito e iniziative collegate.
Quest’anno Angera diventa anche teatro di una splendida manifestazione: il raduno internazionale delle Mongolfiere con spettacolo notturno delle mongolfiere illuminate di notte, Night Glow Show.
Ecco il programma previsto per il weekend del 21 e 22 settembre
Da venerdì sera 20 settembre si inizia con street food, gonfiabili, jumping, giro pony, truccabimbi, sul lungolago che proseguiranno anche sabato e domenica.
Sabato 21
· Dalle ore 20.00 alle ore 22.30, musica e spettacoli di ballo delle Scuole locali di Danza Classica e Step by Step, in attesa del suggestivo spettacolo “Balloon Night Glow” con mongolfiere illuminate a tempo di musica del gruppo “Lost & Found” nel pratone sul lungolago di Piazza Garibaldi.
· Dalle ore 16.45 la mostra statica di aeromobili con percorso sensoriale, visite alla mongolfiera didattica di Arcadia Fly Team e ascensioni vincolate per il pubblico.
Domenica 22
· Dalle ore 7.00 della mattina lo spettacolare e suggestivo volo libero delle mongolfiere
· Dalle ore 9.45 ascensioni vincolate per il pubblico
· Nella medesima giornata si terrà anche il Memorial Day, presso la Sala Consiliare in via Cavour alle ore 15.00, per ricordare il Comandate Alberto Arlotta, abitante di Angera e pilota Alitalia di lungo raggio scomparso lo scorso anno a New York.

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.
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