Appena terminato il Festival della viandanza riprendiamo il cammino. Anzi Il Cammino, di Santiago. A ripercorrerlo, per la seconda volta, sarà Pietro Scidurlo, un giovane atleta disabile che macinerà il percorso di pellegrini e viandanti da San Jean Pied de Port a Santiago de Compostela.
Più di ottocento chilometri che Pietro percorrerà a forza di braccia. Ancora, per portare avanti un sogno, ovvero creare una guida che permetta a tutte le persone disabili di poter percorrere comodamente il Cammino di Santiago.
Esistono centinaia di guide sull’argomento, ma se non potete usare le gambe, le cose si complicano, e le informazioni che ci sono in giro non sono abbastanza, spesso sono imprecise. Pietro è un pioniere che sta mappando, sperimentando vivendo ogni luogo davvero, e non basandosi su brochures o informazioni date da terze parti, per poter condividere la sua esperienza anche con altri.
Ieri per salutarlo prima della partenza gli abbiamo fatto una festa a sorpresa. E’ stato bello poter sorprendere lui per una volta, perchè di solito è lui che sorprende tutte le persone che gli stanno accanto. L'idea è stata di quel vulcano di idee che è sua sorella Chiara..che ha pensato a tutto e grazie al tam tam sui telefonini è riuscita a radunare più di cinquanta persone.
L’avventura di Pietro ricomincerà oggi con la partenza in auto verso San Jean Pied de Port. Da lì, si andrà avanti a forza di braccia. La prima tappa probabilmente sarà bagnata, visto che le previsioni parlano di pioggia. Un vero e proprio battesimo per un viandante che intraprende un pellegrinaggio. Speriamo che Pietro la viva così.
L’inizio del Cammino di Santiago da qui a Roncesvalles inizia con un dislivello di 1250 metri. E’ dura, ma il panorama atlantico che vi attornia e che diventa il vostro compagno di viaggio fedele saprà ripagare i pellegrini, come l’emozione di attraversare con le proprie forze e lentamente la frontiera fra Francia e Spagna.
Buona strada Pietro! E ricorda:
"Il viaggio è sempre una scoperta,
prima di luoghi nuovi
è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi
fanno alla tua mente
e al tuo cuore.
Viaggiare è sempre,
in qualche forma,
esplorare se stessi"
(Stephen Littleword)
Se volete seguirlo, lo trovate sulla pagina della sua associazione Free Wheels.
Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.
[…] come vi dicevo, è nata da Pietro Scidurlo, paraplegico dalla nascita e atleta di handbike, che nel 2012 e nel 2013 ha percorso il cammino di […]