Secondo la maggior parte dei critici e degli esperti in campo gastronomico, e anche secondo il sentore comune delle persone di tutto il mondo la cucina tipica italiana si colloca tra i primi posti per ricchezza e varietà. Amati e rinomati in tutto il mondo, i piatti della tradizione nostrana spaziano dalla carne al pesce, dalle verdure ai dolci. Troviamo, poi, una gamma vastissima di ricette a base di pasta e riso e, ancora, tantissimi prodotti da forno di origine regionale, come ad esempio il famoso pane carasau. Questa ricetta, così come cucinare la pizza senza lievito e fare una focaccia barese ad hoc, può risultare alquanto complessa se non si ha molta manualità con la farina.
Ma cos’è di preciso il pane carasau, quali sono le sue caratteristiche, qual è la sua origine e come si è evoluto nel tempo?
Cos’è il pane carasau?
Il pane carasau è un pane non lievitato originario e tipico della Sardegna, più precisamente di quella località chiamata Barbagia, situata in provincia di Nuoro. Al pari di molte altre ricette della tradizione italiana, nasce in un contesto piuttosto “povero”: non a caso, gli unici ingredienti utilizzati per la sua preparazione sono farina di orzo o grano duro, acqua, sale e lievito di birra.
Anticamente il pane carasau era uno degli alimenti cardine della dieta dei pastori, che potevano conservarlo per giorni e, quindi, consumarlo nei periodi di lavoro lontano da casa.
Ottimo sia da solo, sia per accompagnare aperitivi a base di salumi, carne e pesce, il pane carasau è noto e molto amato in tutta Italia per la sua consistenza croccante e per il gusto assai riconoscibile. Tra le sue principali caratteristiche, inoltre, vi sono lo spessore sottile e la superficie ruvida al tatto.
Come accompagnare il pane non lievitato?
Il pane senza lievito è resistente, nutriente e, soprattutto, versatile: sono questi i tratti distintivi che hanno determinato, oggi come in passato, il suo grande successo. Sappiamo, infatti, che negli anni la ricetta del pane carasau è riuscita a travalicare i confini dell’Isola, per approdare nelle altre aree del Bel Paese, sia nella sua versione originale, sia nelle varie rivisitazioni.
Per quanto sia possibile, quindi, trovare in alcuni negozi della penisola questo delizioso prodotto, può nascere in chiunque il desiderio di preparare il pane carasau a casa in modo genuino e tradizionale. Fortunatamente, oggigiorno non si è più “costretti” a scontrarsi con le difficoltà legate alla sua lavorazione manuale, non molto semplice, come abbiamo accennato.
In vendita, infatti, si trovano impasti pronti per pane carasau, che necessitano soltanto di essere infornati: insomma, una soluzione semplice e pratica, ottima per risparmiare fatica e tempo in cucina, pur senza rinunciare a un risultato in linea con la tradizione sarda.
Una volta cotto, il pane carasau può essere servito come “stuzzichino”, magari insieme a un calice di vino o ad una flûte di prosecco. In alternativa, lo si può accostare ad altre specialità tipiche, come salumi e formaggi, oppure ad insalate, pomodoro secco, zuppe e minestre.
Credits photo: Stephanie Albert da Pixabay
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