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Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha spiegato ieri la manovra economica assieme al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Una manovra da 45, 5 miliardi.

Piccoli comuni, province poco numerose: queste saranno alcune delle vittime designate dalla nuova manovra economica varata dal Governo.

Un risparmio che dovrebbe riportare nelle casse dello Stato circa 45,5 miliardi. Per carità, giudicare da fuori è sempre facile, però, come ha scritto oggi Massimo Gramellini su La Stampa, l’impressione è che ci rimettano i servizi ai cittadini e i ceti medio alti, ma quelli altissimi no.

I piccoli comuni, i borghi con meno di mille abitanti saranno cancellati, pardon, accorpati (solo nel varesotto di parla di 23 piccoli comuni in meno).

Come aveva già dichiarato l’Anpci, l’associazione nazionale dei piccoli comuni, questo provvedimento non si riesce a capire quanto possa permettere risparmio nelle casse dello stato.

Quello che si riesce a capire è che con la nuova manovra economica i cittadini di questi piccoli borghi, dovranno adeguarsi una volta in più a qualche disagio in più. A meno che non vengano ideate misure per evitare loro eccessivi spostamenti e disagi burocratici.

Certo, i soldi da qualche parte li devono pur prendere. E stavolta ci rimettono  anche i piccoli comuni. Ci auguriamo che smettano di sprecarli. Perchè contribuire tutti è un conto, ma vedere che i sacrifici e gli sforzi di molti poi vengono buttati alle ortiche diventa ormai intollerabile.

Andiamo oltre e vediamo cosa succede alle Province. E’ ironico pensare che da poco tempo ne avevano aggiunte diverse, alcune, a parere di molti, del tutto inutili, e ora ci si accorge che è vero che è uno spreco e si fa marcia indietro. Pensiamo all’ex provincia di Verbania, poi diventata VCO che ora rischia di scomparire di nuovo. Beh davvero lungimiranti queste nuove province!

Meglio tardi che mai! Certo che la sensazione è un po’ quella di venire presi in giro, non trovate?

Cmq, il lavoro di Va a quel paese diventa più importante che mai. Vogliamo riuscire a raccontare i piccoli comuni, prima che questi vengano accorpati. E in ogni caso, dare sempre più voce ai piccoli centri urbani.

Per quanto riguarda le province, ne saranno cancellate 36.

Queste:

Ascoli Piceno

Asti

Belluno

Benevento

Biella

Caltanissetta

Campobasso

Carbonia-Iglesias

Crotone

Enna

Fermo

Gorizia

Grosseto

Imperia

Isernia

La Spezia

Lodi

Massa Carrara

Matera

Medio Campidano

Nuoro

Ogliastra

Olbia Tempio

Oristano

Pistoia

Prato

Rieti

Rovigo

Savona

Siena

Sondrio

Terni

Trieste

Verbano-Cusio-Ossola

Vercelli

Vibo Valentia.

 

 

 

 

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

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Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.