maniago

Benvenuti nel borgo di Maniago, la piccola Toledo d’Italia. Siamo in provincia di Pordenone, nel Friuli occidentale. Questo piccolo borgo dall’aria d’altri tempi nasconde una tradizione millenaria tra le due viuzze del centro storico. Tra palazzi nobiliari ed edifici gotici pullulano decine di botteghe famose per la produzione della coltelleria.

Pugnali, coltelli, arnesi da taglio: la tradizione artigiana di Maniago getta le sue radici nel lontano 1453, quando il signore del luogo, il conte Nicolò di Maniago, ottenne dal Magistrato delle acque di Venezia il permesso di incanalare in una roggia l’acqua del torrente Còlvera.

 

Questo permise la costruzione di numerosi batti ferri, e da allora il borgo di Maniago cominciò a produrre e a distinguersi sempre più per l’alto livello raggiunto dalle creazioni. tanto che divennero fornitori della Serenissima.

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Lo scrittore Nicolai Lilin

Oggi, l’arte di produrre coltelli continua e agli artigiani si affiancano aziende sempre di taglio artigianale. Un ‘ferro’ di Maniago non è un ferro qualunque ma una griffe che nel tempo non ha avuto flessioni. Qui qualche anno fa è arrivato anche lo scrittore Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana, oggi diventato film con la regia di Gabriele Salvatores.

Il coltello in Educazione Siberiana è visto come l'arma di iniziazione per eccellenza. Un compagno di vita e non solo uno strumento. Ed è proprio uno dei migliori artigiani locali di Maniago, Maserin, ad aver realizzato un prototipo di coltello basato sui disegni dello stesso Lilin.

D'altronde allo scrittore piace Maniago e la sua tradizione. Ma anche al borgo piacciono gli scrittori, tanto che durante l'anno vengono realizzate iniziative letterarie, e un festival ad agosto che lo scorso anno ha visto arrivare proprio l'autore di Educazione Siberiana.  Iniziative spesso legate al genere noir o giallo, che ben si intona con i coltelli tipici. C'era anche un premio letterario, Dalla Lama alla Trama, ma non so se si ripeterà quest'anno.

Comunque, i coltelli sono una cosa seria soprattutto qui in Friuli. Nel borgo esiste anche un Consorzio, composto da 46 aziende, che tutela i manufatti di Maniago. E non manca un attivissimo Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie. Per agosto proprio al museo si terrà una bella mostra ‘al femminile’, dedicata alle forbici, manufatto storicamente assegnato al gentil sesso.

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Se amate le passeggiate a piedi o in bicicletta, è stata riaperta la  vecchia strada che passa nell'orrido del Cellina, e potete visitarlo.

Nelle vicinanze, a  Claut , esiste anche Triassic Park, dove ci sarebbe una presunta impronta di animale preistorico impressa su una roccia. Il luogo è ideale per un picnic o una giornata all’aperto. i

Maniago ha il suo monumento principale nel bel Duomo di stile tardo gotico, intitolato a San Mauro, costruito nel 1488. Bella anche la grande piazza sulla quale si affaccia Palazzo d'Attimis Maniago,, la Loggia Pubblica a tre grandi arcate, con affresco di Osvaldo Gortanutti e la fontana, simbolo della cittadina.

C’è anche un castello, o meglio, i suoi resti: potete visitarli  anche la cappella di San Giacomo annessa, del tredicesimo secolo.

Interessanti anche i resti del Castello, di cui si possono vedere tratti di mura delle cinte e dei corpi che costituivano il complesso, nonché l'annessa Cappella di S. Giacomo, del XIII secolo.

Il castello di Maniago
Il castello di Maniago

 

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

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