Hanno siti internet e non disdegnano le nuove tecnologie. Eppure svolgono mestieri che si perdono nei secoli e che parlano delle tradizioni delle loro terre. Donne e artigianato, un connubio che quando si tinge di rosa, raggiunge l’eccellenza e aiuta altre donne.

Questa è la storia dei vancali calabresi e di un' iniziativa di autofinanziamento di sostegno alle donne maltrattate

Andiamo a sud per conoscere Mirella Leone, maestra artigiana che tesse il vancale, lo scialle tipico calabrese. Si produce in un distretto artigianale ben preciso: quello di Tiriolo, in provincia di Catanzaro. E Mirella è l’unica “penelope” rimasta.

Ma cos’è un vancale? E’ una stola tipica calabrese. Si indossa sia sui costumi tradizionali, come la “pacchiana” utilizzata ad esempio per ballare la tarantella, ma può esser anche indossato nella vita di tutti i giorni, oppure usato per coprire le panche (vanncale da vanca, che significa “panca”).

E’ largo un metro e novantacinque centimetri, e per tesserne uno, dall’ordito fino al telaio, ci vogliono almeno dieci ore di lavoro. Il disegno viene impostato al telaio, fondamentali creatività ma anche precisione ,come contare i fili prima della tessitura. Un vancale è un po’ il simbolo di Tiriolo e della Calabria, e ne vengono realizzati anche di piccolissimi, utilizzati come bomboniere. In inverno è realizzato in lana, in estate in seta. Quello tradizionale è nero con strisce colorate,

Mirella ha realizzato inoltre un vancale molto speciale: quello per Donne in Cammino, associazione no profit che si occupa di aiutare donne vittime di violenza. Il loro logo è rosso, e così il vancale che Mirella ha realizzato per un’iniziativa di solidarietà: il ricavato dalla vendita di questo scialle speciale, andrà ad aiutare l’associazione per finanziare un progetto contro la violenza.

Dice la presidentessa, la psicologa Donatella Ponterio: “Lo scialle ci piaceva anche perchè simbolo: di un abbraccio, di un riparo. E commissionare a un’artigiana locale un oggetto per la nostra attività, ci sembrava un altro modo per valorizzare le donne e il loro lavoro. Come quello di Mirella, unica testimone di un processo artigianale che sogna di tramandare: “Ho svolto corsi di formazione, ho avuto anche collaboratrici, ma qui ancora a volte bisogna scontrarsi con una mentalità che vede le donne, una volta sposate, restare a casa a occuparsi della famiglia e non tanto a mettersi in proprio” confida Mirella “in famiglia mi capiscono, riesco a gestire, e soprattutto capiscono che è importante tramandare questa tradizione”.

 

Risorse utili

Nella foto in alto, Vandana Shiva che riceve un vancale di Tiriolo

Mirella Leone (Tessilart); vico Cigala 2,Tiriolo, Catanzaro; tel. e fax. 0961.991494; sito

internet www.tessilart.it

Associazione culturale Donne in Cammino (Catanzaro); sito internet

www.donneincammino.it


estratto da un articolo pubblicato nel 2010 sul mensile Le Vie del Gusto

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.