Che bella scoperta quando un posto sconosciuto vicino a casa ha qualcosa in grado di sorprenderti. Ho scoperto Dairago, il paese dei murales, come recita il cartello davanti al suo municipio. Una cittadina di poco più di seimila abitanti che fa parte della città metropolitana di Milano, al confine con la provincia di Varese.
Si trova in un luogo strano perché da una parte è industriale e dall'altra ricorda ancora molto la campagna, con il parco del Ticino e il fiume Olona a poca distanza, campi coltivati e industrie che si alternano lungo la strada.
A prima vista, lo ammetto, non pensavo fosse nemmeno bello. Anche perché io ci sono finita per questioni tutt'altro che piacevoli: li opera la mia dentista è ultimamente ci sono dovuta andare spesso ahimè.
La prima volta appena arrivata ho visto solo un paesotto disperso tra Milano e a Varese. Ma uscita dallo studio, ho cominciato a notare che qui è li sui muri della case c'erano diversi dipinti .
L'ho scoperto allora che Dairago è il paese dei murales! Ce ne sono diversi dappertutto con vari stili e colori, lungo le strade e sulle case. E tu passi a testa in su per scovarne altri lungo il cammino.
Ogni volta che torno ne scopro uno diverso che non avevo notato la volta precedente.
Aggiungi che le persone del posto sono super disponibili e gentili, ed ecco che quello che a prima vista sembrava un posto non particolarmente interessante si meriterà come minimo un'uscita fotografica
Ecco alcuni scatti rubati prima di entrare dalla dentista. Rappresentano antiche scene di come doveva essere un tempo la vita nel posto ma ci sono anche opere più moderne, di vari stili e colori.
La tradizione dei murales è legata al palio delle contrade visto che i dipinti vengono realizzati uno per contrada durante ogni palio.
Sono oltre sessanta quelli presenti per tutto il paese.
Che sorpresa! E vicino a casa vostra c'è qualche posto ancora ignorato che invece nasconde qualcosa di speciale che vi va di raccontare? Scrivetemi!
Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.