La cucina, i luoghi interessanti da vedere, i punti di attrazione e il rapporto della gente con il turismo: ecco alcune info utili per organizzare il tuo viaggio in Moldavia, un Giardino Segreto nell’est Europa. Tradizioni antichissime si sono conservate per affiancarsi a realtà virtuale e nuove tecnologie, piccoli paesi che sembrano sospesi indietro nel tempo si rinnovano per accogliere i visitatori e farsi trovare anche sul web.
E’ stata la più bella scoperta di quest’anno per me la Repubblica di Moldova, un paese dove c’è molto da scoprire. L’ho visitata perchè quest’anno ha ospitato il congresso mondiale del turismo del vino organizzato dalle Nazioni Unite.
Un viaggio vero, dove ho finalmente potuto vedere una destinazione ancora poco battuta, parlare con le persone, scoprire qualcosa di novo.
Le persone, i luoghi ancora rimasti “veri” e non “finti”, come capita spesso anche quando si parla di turismo rurale, la cucina autentica e le famiglie con le dispense in cantina, gli ex block sovietici che si alternando a nuovi palazzi e costruzioni, le fermate dei bus in mezzo al nulla (con l’autobus puoi arrivare in un sacco di posti da Chisinau), gli abiti tradizionali e le persone accoglienti.
Scriverò spesso di Moldavia qui, ma per adesso, un post generico con rielaborate alcune informazioni che mi aveva inviato l’ufficio del turismo moldavo, che nel 2018 compie 1 anno, e che trovo molto interessanti per cominciare a prendere “confidenza” con questo paese, ad appena un paio d’ore di volo da Roma e Malpensa, eppure che sembra ancora lontano.
Partiamo!
Si dice Moldavia o Moldova?
Riporto a riguardo la posizione dell'Accademia della Crusca:
" Moldavia è il nome classico latino, idronimo prima che nome di un popolo e della terra da esso abitata, comune alle lingue romanze e ad alcune non romanze (francese Moldavie, spagnolo, inglese e polacco Moldavia, catalano Moldàvia, tedesco Moldavien, ungherese Moldávia, ecc.) ed è – come si è detto – il nome usato in russo e dunque per la Repubblica Socialista Sovietica. Moldova è invece la forma tipica del romeno. Riacquistata l’indipendenza ufficialmente il 27 agosto 1991, il governo moldavo ha attribuito allo Stato la dizione Moldova (ufficialmente: Republica Moldova) con spirito evidentemente nazionalistico e antisovietico, chiedendo ai governi degli altri Paesi di usare in ogni contesto questa denominazione della nuova repubblica. Da notare che, nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, Moldova è utilizzato come sostantivo (inglese Republic of M., francese République de M., spagnolo República de M., ecc.).
Accademia della Crusca
Quando andare?
A livello di clima penso che dalla primavera inoltrata all’inizio dell’autunno siano i periodi migliori: i giardini e le campagne in fiore, oppure il foliage e la vendemmia in autunno...ma per il folklore e per il calendario di eventi che offre il paese e soprattutto la capitale Chisinau, penso che si possa prendere in considerazione anche l’inverno, con le sue feste folkloristiche e le tradizioni per il Natale.
Serve il visto?
I cittadini degli stati membri dell’UE, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Svizzera e Vaticano non hanno bisogno del visto per entrare in Moldavia (che ufficialmente si dice Repubblica di Moldova) per un soggiorno fino a 90 giorni.
Che lingua si parla?
Rumeno (lingua ufficiale), russo (lingua di comunicazione interetnica), gagauzo (un dialetto turco). Moltissimi giovani conoscono l’inglese. Diversi moldavi riescono a capire e comunicare in italiano.
Cosa si mangia in Moldavia?
Tradizionali della cucina autoctona sono i piatti fatti con molte varietà di verdura, coltivata in condizioni ecologiche sul fertile suolo, detto černozëm (terra nera), delle fattorie agricole. La verdura viene cotta, stufata, conservata sott’aceto, ottenendo così veri e propri capolavori dell’arte culinaria. La grande diversità di piatti cucinati usando il mais o la farina di mais, offre alla cucina tradizionale un colore specifico. Non manca la polenta, proprio come da noi, servita con panna acida, gulasch, involtini di carne o verza o formaggio della casa.
I turisti stranieri conoscono molto bene la mamaliga che è un tipo di polenta gialla fatta di farina di mais, di un sapore fine e delizioso. La polenta viene servita con carne, formaggio, panna acida e altri piatti. Un altro piatto tradizionale è rappresentato dai sarmale, involtini di foglie di vite ripieni di riso e carne. Nella cucina moldava, i piatti a base di carne hanno un ruolo speciale: la carne è spesso stufata, cucinata al forno o alla brace.
E cosa si beve?
La Moldova è famosa per la produzione di vini: sempre di più. Ultimamente inoltre le cantine stanno diventando vere e proprie destinazioni, resort e luoghi dove vivere un’esperienza rurale autentica. Il recente embargo russo poi ha fatto si che il loro mercato si spostasse verso Paesi più esigenti, e quindi la qualità dei vini e delle produzioni è cresciuta anche di qualità. Il clima e il rilievo del Paese permettono all’uva le migliori condizioni per svilupparsi e le imprese vinicole usano moderne tecnologie (anche importate dall'Italia) per produrre vini. Buoni a tavola e belli da visitare: la Repubblica di Moldova è conosciuta nel mondo grazie alle cantine sotterranee di Cricova e Milestii-Mici, con gallerie sotto terra lunghe centinaia di chilometri, che possono essere percorse solo in macchina, tra enormi botti piene di vino.
Ci sono luoghi storici particolari?
Tantissimi, ancora non trasformati in attrazione per turisti e quindi più autentici. Dalle cantine sotterranee a fortezze e monasteri. Ad esempio a 55 km Nord da Chisinau, sul territorio della riserva culturale, naturale e paesaggistica di Orheiul Vechi, si estende un importante sito a testimonianza del passato geologico e storico del Paese. Qui si trovano anche diversi reperti della civiltà autoctona dei Daci, i resti della fortezza Sehr al-Cedid, costruita dall’Orda d’Oro nel XIV secolo, monasteri rupestri, grotte scavate nella roccia, una fortezza dacica, le rovine di un bagno pubblico tartaro. Ognuna di queste testimonianze del passato viene da un tempo lontano, con la propria storia e la propria architettura inserite nel contesto paesaggistico del sito di Orheiul Vechi, candidato nella lista Patrimonio Mondiale UNESCO. Un luogo magico che sembra sospeso nel tempo da cui si osserva un panorama mozzafiato. Nei paesini vicini diverse case stanno diventando agriturismi, molto caratteristici, semplici e accoglienti. Un’esperienza davvero autentica in un luogo ancora non toccato dal turismo di massa.
La Moldova è così ricca di monasteri e chiese, che nel XIX secolo fu soprannominata la Tebe Meridionale.
Tra i luoghi storici da visitare in Moldavia ci sono poi le fortezze di epoca medievale che hanno avuto un ruolo importante nella storia del Paese. La fortezza di Soroca e quella di Tighina, si sono conservate in buono stato e possono anche essere visitate dai turisti stranieri. Interessante anche la regione autonoma di Gagaùzia, dove vive una popolazione di etnia turca ma di rito cristiano ortodosso.
E’ un luogo sicuro per il turista? E’ accogliente?
Da secoli la Moldova ha fama di essere un Paese con un popolo molto accogliente. Non solo: durante la mia permanenza, potevo passeggiare la sera a piedi da sola anche nella capitale. La Moldavia è conosciuta come un paese sicuro per il turista e accogliente. Ogni casa rurale ha persino una Casa Mare, una stanza tradizionale dove accogliere gli ospiti, dove sono organizzate tutte le feste di famiglia e vengono serviti i piatti tipici locali, spesso realizzati con prodotti del territorio.
Ci sono siti per gli amanti del trekking e della natura?
Il bello della Moldova è di essere sempre stata poco turistica e molto rurale, così è rimasta autentica e poco colpita dall’industrializzazione. Certo, se volete fare del trekking pettinato, più per i selfie su Instagram che per camminare davvero, forse dovreste pensare a qualche altra meta...Se amate i luoghi rimasti autentici, anche spartani in diversi casi, questo posto fa per voi: Il territorio della Moldova comprende numerose riserve naturali, colline, fiumi e laghi, boschi secolari e vigneti.
Che tipo di artigianato c’è in Moldavia?
Diversi tipi di arte popolare per esempio: la ceramica, la pittura delle uova, la tessitura dei tappeti, la lavorazione del legno e della pietra, la lavorazione artistica del metallo. L’aspirazione al bello e all’armonia si è riflessa non solo nella decorazione degli spazi interni delle case, ma anche nella tradizione di decorare i vestiti, le calzature, i costumi popolari. Praticata in ciascuna località rurale, questa tradizione di decorare i vestiti, le tovaglie e i tessuti rituali (prosop – un tipo di asciugamano tradizionale), persiste ancora oggi.
Quali sono le festività più importanti?
La Repubblica di Moldova è un Paese ricco di feste tradizionali. La loro varietà è legata, in gran parte, alla cultura religiosa come il Natale, la Pasqua, la Pentecoste ecc...
Oltre alle feste religiose, non mancano anche quelle specifiche del popolo moldavo rurale che riguardano le stagioni: la fine dell’inverno, l’arrivo della primavera, l’aratura, la vendemmia, la raccolta delle ciliegie ecc. Le feste invernali sono accompagnate da canti natalizi, auguri, sceneggiature teatralizzate, interpretate da bambini e adulti. Anche le feste di tipo culturale e turistico rientrano nelle feste tradizionali che, ogni anno, diventano sempre più popolari, come la Giornata Nazionale del Vino che si svolge ogni anno il primo sabato di ottobre all’aperto a Chisinau e nelle principali cantine aperte al pubblico. Curiosa anche la tradizione legata alla lavorazione del pane: ogni pane ha un suo significato simbolico preciso: da quello per il natale a quello per ricordare i morti o proteggere il bestiame.
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Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
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[…] Repubblica Moldava di Pridniestrov, si trova in Moldavia, conta circa 505,1 mila abitanti e dalla Moldavia si è proclamato indipendente nel 1990. […]