Transnistria

Bender, Tiraspol, il fiume Dnestr, i villaggi con le strade di terra battuta: chi l’avrebbe mai detto che prima o poi avrei visitato davvero la Transnistria ... E chi se lo sarebbe immaginato che come foto in evidenza per parlarne non avrei messo le solite stile Unione Sovietica, ma un bellissimo scorcio rurale, di una delle case-museo più pittoresche della zona.

Ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov, si trova in Moldavia, conta circa 505,1 mila abitanti e dalla Moldavia si è proclamato indipendente nel 1990. Un'indipendenza non riconosciuta però dai paesi dell'Onu (di fatto, penso solo dall'Ossezia) e mantenuta dal governo russo. Per espatriare gli abitanti della Transnistria viaggiano infatti con passaporto russo, ed è con il paese di Putin che avviene la maggior parte degli scambi commerciali.

Frontiera tra Moldavia e Transnistria
La frontiera 

Un’indipendenza de facto, visto che ha un proprio governo, una propria moneta (tra cui anche il rublo di plastica, ve ne parlerò più avanti) e diversi posti di blocco e controlli prima di ottenere un visto per visitarlo per 24 ore.

Ho conosciuto dell’esistenza della Transnistria dai libri dello scrittore Nicolai Lilin, la trilogia di Educazione Siberiana. Da allora questo stato di ribelli ed emarginati, come sembrava da quelle pagine, ha attirato subito il mio interesse.

“Voglio andare lì” ripetevo tra me e me ed è successo. Ma non era come me lo immaginavo.

Leggendo articoli e post su chi era già stato in Transnistria prima di me trovavo spesso diverse frasi fatte tipo slogan “Un salto indietro nel tempo in Unione Sovietica”, oppure “Il Paese che non c’è”. 

E via con il “solito”reportage folkloristico come se gli abitanti vivessero ancora ai tempi di Lenin in povertà tra blok sovietici. 

La statua di Lenin in granito rosso davanti al parlamento nella capitale Tiraspol

Certo, il contrasto tra passato comunista e presente capitalista c’è eccome: la statua di Lenin e il centro commerciale, la falce e martello sulla bandiera e la chiatta sul fiume per crociere con musica tecno per i turisti, le donne che vendono un po’ di tutto, come si vede a volte in Russia, frutta, ortaggi e anche cuccioli di cani e gatti sulle panchine del parco, il mercato Green Market che offre un trionfo di mercanzia di ogni tipo perfettamente ordinato e pulito, con personale sorridente e poliglotta.

Se mi chiedessero se la Transnistria sia una “tappa” folcloristica o se sia un luogo per soggiornare più tempo io risponderei senza dubbio che ci tornerei, anche per stare qualche giorno. 

Il bello di questi luoghi è che, ok, le strade non sono un granché (nella maggior parte dei casi in Moldavia sono realizzate con i blocchi di cemento  incassati come faceva l'Unione Sovietica, quindi preparatevi a saltare ogni volta che passate sopra una giuntura...)ma quasi ogni posto è collegato dagli autobus locali. E non mi spiacerebbe girarla così, con i mezzi locali e dormendo nelle casette riconvertite ad agriturismi che si possono trovare .

Il problema è che il permesso rilasciato all’ingresso è per sole 24 ore. Non ho capito come si possa ottenere per più tempo . Ecco quindi cosa si può fare in un giorno in Transnistria 

Bender

Dogana 
Monumento commemorativo a Bender
Moneta della Transnistria
Gli onnipresenti magazzini e pompe di benzina con l'insegna Scheriff
Il famoso rublo di plastica della Transnistria
Il rublo di plastica

Il confine tra Moldavia e Transnistria lo abbiamo passato a Bender. Bender qualcuno di voi lo avrà già sentito nominare perché è qui che ha passato l’infanzia Nicolai Lilin come racconta nel suo libro.

A Bender c’è la dogana con il posto di blocco: si scende dal mezzo, si aspetta un po’ nell’ufficietto della polizia e poi ottenuto il permesso si entra finalmente in Transnistria.

Subito l’aspetto circostante cambia: grandi monumenti commemorativi degli eroi del paese, come il sacrario militare, ma anche un curioso centro commerciale (con tipo al piano di sopra anche una specie di hotel annesso).

E qui parte la prima sorpresa: ma quale unione sovietica! Il centro commerciale è ricchissimo di mercanzia di ogni tipo, soprattutto prodotti provenienti dalla Russia, come il celebre cioccolato Aliosha. 

All'entrata del centro commerciale
Supermercato a Bender
Supermercato a Bender
te
Numerosi i te (ottimi tra l'altro), molti sfusi. E c'è anche un marchio dedicato al fondatore del Paese
Supermercato a Bender
Il celebre cioccolato russo (ma lo svizzero e l'italiano, ve lo assicuro, sono molto meglio. E' troppo dolciastro per noi)

Ricordate di cambiare i soldi in Transnistria perchè non funzionano i circuiti di carte di credito "occidentali" (ne hanno uno loro interno). Quindi dovete cambiare un po' di denaro con il rublo locale transnistriano (tra cui anche una curiosa "moneta" di plastica...

Prima di entrare al supermercato, nell'edificio c'è anche un piccolo ufficio di cambio.

Castello di Tighina (credits photo: Agenzia Turistica e d'affari Go East-Go West, Strada Mihai Eminescu 50, uff. nr. 314,  00373-79679434, Chisinau, Moldova, sito web: https://www.chisinau-kishinev.com)
Castello di Tighina (credits photo: Agenzia Turistica e d'affari Go East-Go West)

A Bender tra le tappe più famose c'è anche il  Castello di Tighina (che la leggenda narra sia stato salvato dall’occupazione ottomana dal Barone di Munchausen, le cui gesta vengono ricordate da una palla di cannone coperta da una sella e da un busto che lo raffigura) e il mercato locale, dove si trova una specialità hyperlocal mai  conosciuta prima: l'anguria sott'aceto.

Tiraspol

 I love Tiraspol

Ci spostiamo nella capitale Tiraspol, attraversando monumenti di memoriali, grandi viali e l'onnipresente insegna di Sheriff,  la seconda compagnia della Transnistria e la più importante e visibile. La società è presente in quasi tutti i settori di mercato: dai negozi, all'edilizia al petrolio. Fu fondata negli anni Novanta da due ex agenti dei servizi segreti. Varie fonti riferiscono che la società è coinvolta profondamente nel condizionamento della politica nazionale. Puoi approfondirne la storia su Wikipedia 

Benvenuti al Green Market di Tiraspol!
Babuske ai banchi dell'Ortofrutta: uno dei posti più colorati e puliti che ho mai visto!
Qualcuno vuole un po' di miele?
Monumenti a Tiraspol
Reparto carne e formaggi al Green Market di Tiraspol
Reparto carne e formaggi al Green Market di Tiraspol
La famosa statua di Lenin al parlamento di Transnistria
La famosa statua di Lenin al parlamento di Transnistria
Chiosco di Kvas al Green Market di Tiraspol
Chiosco di Kvas al Green Market di Tiraspol

A Tiraspol c'è anche la sede del Parlamento locale, con una statua di Lenin in granito rosso ad accogliere il visitatore. Da non perdere il Green Market, un enorme mercato coperto con le tipologie di mercanzia divise per settori: carne, formaggi, ortaggi. Si chiama così perchè la parte originaria era appunto dedicata alle verdure (green) e poi è cresciuta. Tutto coloratissimo, perfettamente pulito e ordinato. Un giro al Green Market è doveroso, come sorseggiare un bicchiere di Kvas al chioschi che si trovano per strada (la tipica bevanda di segale fermentata, poco alcolica, con un sapore simile a una specie di panaché sgasata ...).

Tappa anche sul lungo fiume, dove i locali passeggiano, sostano a pescare o a prendere un po' di sole. Ci sono anche barche-bar che offrono musica, crociere e cocktail in riva al fiume. 

Lungofiume a Tiraspol
Lungofiume a Tiraspol
Lungofiume a Tiraspol
Lungofiume a Tiraspol

Casa Karaman: la Transnistria rurale

A Casa Karaman, nel villaggio di Tiguina, Transnistria
A Casa Karaman, nel villaggio di Tiguina, Transnistria

Pausa pranzo a Casa Karaman (Târnauca, strada Pușkin 6, Slobozia, Tighina): una casa museo-ristorante dove il tempo qui si, sembra essersi fermato. Ma non ai tempi dell'Unione Sovietica, ma a quelli della civiltà contadina, dei tempi lenti e delle produzioni casalinghe, dei gesti che hanno un senso e che colmano le ore.

casa karaman pranzo
Un piatto tipico moldavo con verdure dell'orto e di stagione, preparato dalle osti di casa e gustato all'aperto. Non manca la smetana, la panna acida usata per condire

E' curioso che proprio qui, in Transnistria, nel villaggio di Tirnauca si nasconda una delle più emozionanti testimonianze dell'autenticità e storia moldave.

Casa Karaman è una piccola e colorata di campagna,  dove si può vivere un’esperienza davvero autentica e legata alla tradizione: la dimora è centenaria ed è tipica moldava, e conserva gli arredi della cosiddetta “casa mare”, la grande stanza degli ospiti, della cucina e della camera da letto, dove non manca una bellissima stufa a fare da letto.

La padrona di Casa Karaman, Angelica, mentre racconta il significato simbolico delle forme di pani in Moldavia
La padrona di Casa Karaman, Angelica, mentre racconta il significato simbolico delle forme di pani in Moldavia

Le due osti, Angelica e sua sorella, intrattengono in costume tradizionale gli ospiti con storie di famiglia e del passato locale, affascinanti come fiabe. Ogni piatto è quasi a km 0, prodotto con pane e focacce fatte in casa, frutta e verdura spesso del loro orto o proveniente dalla dispensa locale.

Casa Karaman
A lezione di pane tipico locale e significato simbolico a Casa Karaman, nel villaggio di Tiguina

Qui è possibile anche partecipare a una delle loro Cooking masterclass, lezioni di cucina moldava tradizionale dove tra un'impasto e un'infornata si scopre qualcosa di più ad esempio sul significato rituale delle varie forme di pane moldave: quelle per Natale, quelle per ricordare i morti, quelle per mantenere sani gli animali o felici i bambini...

Casa Karaman
Dentro la casa-museo
Casa Karaman
parte del giardino esterno
Casa Karaman
per i rural lovers
Casa Karaman
vita in campagna vera

E così per me l'ultimo ricordo della Transnistria è questo, una favola imbandita di prodotti sani e freschi, un gatto che fa le fusa sotto il tavolo, un villaggio colorato con le strade di terra e le casette colorate dove vieni salutato con un abbraccio. 

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.