

Sentiero della Valle del Lanza: una passeggiata di circa 17 chilometri, costeggiando boschetti e una vecchia ferrovia in disuso che fa subito Stand by me, antiche cave scenografiche e antiche grotte misteriose. Passerete un confine di Stato a piedi per immergervi poi in scenari totalmente diversi arrivati in Svizzera.
È l’incredibile itinerario che porta dalla città di Malnate (in provincia di Varese), per un tratto nel Comasco e che arriva fino in Svizzera, a Mendrisio, totalmente percorribile in bici o a piedi.
A mio parere, la parte più bella del percorso è proprio quella in territorio italiano, più verde e varia. Attraversa il Parco della Valle del Lanza e arriva fino a Valmorea, in provincia di Como, seguendo appunto l’antica ferrovia della Valmorea, oggi in disuso.
I lati positivi per percorrere questo cammino sono numerosi e soprattutto a basso impatto ambientale. Si può infatti raggiungere Malnate in treno, scendere a piedi fino alla Folla di Malnate dove inizia il percorso, e poi prendere il treno da Mendrisio per tornare indietro, cambiando treno a Varese.
Sentiero della Valle del Lanza: da dove partire e il percorso
@blondetrotter Ci siete mai stati? #varese #malnate #valmorea #ferrovieabbandonate #nature #hiking #italy #outdoor #iperlocale ♬ You - Petit Biscuit
Si parte dalla località Folla di Malnate e, arrivati a Valmorea, si può proseguire fino a Mendrisio in Svizzera oppure, se si sceglie un percorso ad anello, tornando indietro passando per i paesini di frontiera Rodero e Ligurno. Dove anche fare una sosta birra.
Si comincia costeggiando il piccolo fiume Lanza, immersi in un paesaggio che si snoda tra boschi e acqua, conche e prati.
Cosa vedere

Dopo poco tempo si raggiungono le cave di Molera. Il Sistema naturalistico delle Cave è un’oasi protetta situata nei comuni di Malnate e Cagno, all’interno del Parco Valle del Lanza. Si estende per 165 ettari ed è Monumento Naturale dal 2015.
La molera era la pietra arenaria grigia e striata che veniva estratta e lavorata, per realizzare decorazioni per ville ed edifici, soprattutto turante l'epoca Liberty.
Profonde cavità, le grotte appunto, testimoniano l’attività estrattiva praticata fino al 19° secolo.
Oggi le cave non sono accessibili per motivi di sicurezza. Il divieto è ben segnalato ma sono talmente grandi e diffuse che anche da fuori è potete sbirciare dentro stando al sicuro. Oppure, se avete un drone, è l'ideale per azionarlo e curiosare al loro interno, usandolo per poco e avendo rispetto del delicato ecosistema.

Sono davvero affascinanti.
Lungo il sentiero della Valle del Lanza si trova anche il “buco della Strega”: una piccola grotta di gonfolite dalla quale sgorga una sorgente d’acqua. L'indicazione vi accompagna lungo una scaletta fino a questo buco nero che sembra assorbire ogni luce. Al suo interno ci sono piccoli omaggi donati da visitatori di passaggio: statuine sacre, qualche fiore. A testimonianza della forza spirituale che emana questo posto
Il Mulino del Trotto

Una delle tappe più amate del sentiero è l’arrivo al Molino del Trotto, nel territorio di Cagno, in provincia di Como
Un paesaggio bucolico con casette e lo storico mulino, che funzionava alimentando sei macine con tre ruote, tutte visibili ancora oggi, alimentate da una roggia derivata dal fiume Lanza.
Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono a al 1592.
La Frontiera
Si prosegue seguendo l’antica ferrovia che arriva ad attraversare strette mura di pietra nera. Questo è il suggestivo Canyon del Lanza. Passato questo, si arriva in Svizzera. La frontiera è segnata da alcuni cartelli, un cancello e un piccolo passaggio pedonale. Il primo paese svizzero che si incontra è Stabio.
La passeggiata qui è meno in natura e più in centri abitati e paesaggi agricoli. Il posto giusto per ricaricare le pile prima di raggiungere Mendrisio e poi tornare indietro e magari per gustare un buon pollo al cestello (un tipico piatto svizzero).
Da qui, partono anche moltissimi altri sentieri che portano a Rodero e Cantello, oppure che salgono fino al passo del Bizzarone, amato soprattutto dagli appassionati di Mountain Bike.
Leggi anche il mio articolo per Varesefocus che approfondisce il rapporto della zona con il Liberty e i progetti futuri nell'area.

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.