Sentiero delle streghe di Venegono

Oggi con il Sentiero delle Streghe di Venegono vi porto in una terra di mezzo: tra le province di Varese e Como, tra passato e presente, tra natura e centro urbanizzato. Qui, all'interno del Parco Pineta, si snoda un percorso unico nel suo genere, il Sentiero delle Streghe appunto. Inaugurato nel 2022, questo itinerario non è solo una passeggiata facile nella natura, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia oscura e affascinante di un periodo buio dell'umanità: il processo alle streghe del 1520.

Il processo alle streghe di Venegono

Proprio a Venegono Superiore infatti, si consumò uno dei capitoli più bui della storia locale. Nel 1520, durante il periodo della Santa (santa???) Inquisizione, sei donne furono condannate alla morte sul rogo, accusate di stregoneria, davanti alla chiesa di Santa Maria. Una settima donna perse la vita durante gli interrogatori. Questi tragici eventi hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva del luogo, raccontando una storia di dolore e incomprensione, di ottusità e di patriarcato.

Si tratta dell'unico processo alle streghe in Italia di cui sono arrivati i documenti integri fino ad oggi, grazie ad Anna Marcaccioli Castiglioni, che con il suo libro "Streghe e roghi nel Ducato di Milano: processi per stregoneria a Venegono Superiore nel 1520", ha reso accessibile un patrimonio documentale unico, traducendo i testi dall'originale latino e offrendo una chiave di lettura per comprendere le dinamiche sociali e culturali di un'epoca lontana. L’autrice, discendente della famiglia Castiglioni che a Venegono nel centro storico aveva il suo castello, scoprì che proprio quell'edificio, oggi dedicato ad opere di bene, un tempo aveva ospitato l'Inquisizione per portare avanti la sua cieca violenza. Castiglioni ha tradotto poi i testi dal latino all’italiano del “Processum strigiarum”, il documento che testimoniava il processo con verbali, nomi, date, dichiarazioni, scampato alle fiamme che nel 1788 nel cortile della basilica di Santa Maria delle Grazie distrussero tutto l'archivio dell'Inquisizione dello Stato di Milano. Centootto fogli che finirono nell'Archivio di Stato e lì rimasero sepolti per circa due secoli fino a quanto, sul finire del 1900, la ricercatrice Castiglioni  lo rese pubblico.

Il Sentiero delle Streghe

Inaugurato a maggio del 2022, il Sentiero delle Streghe offre un percorso di circa 3 chilometri all'interno del Parco Pineta. Attraverso otto tappe tematiche, i visitatori vengono guidati alla scoperta della tragica storia delle donne accusate di stregoneria, in un contesto che, secondo le credenze dell'epoca, fungeva da raduno per i sabba e i sortilegi.

Facile e interattivo

I visitatori, muniti di smartphone, possono accedere a una guida tematica digitale semplicemente inquadrando i QR Code posizionati lungo il percorso. Questo sistema, già sperimentato con successo in altri contesti, offre una modalità immersiva per conoscere gli eventi storici, arricchita da storie e documenti d'epoca. L'accesso alla guida è facilitato da una connessione Wi-Fi disponibile nel punto di partenza, garantendo così un'esperienza fruibile anche in assenza di rete mobile (non c'è molta rete poi durante la camminata, ma è facile seguire il sentiero grazie alle statue di legno che vi accompagnano durante il percorso)

Sentiero delle Streghe di Venegono Superiore

Il Parco Pineta

Il percorso del Sentiero delle Streghe attraversa un'area di notevole valore naturalistico e paesaggistico, presentando una facile accessibilità e una collocazione strategica all'interno della rete sentieristica del Parco Pineta. Questo vi consente di estendere la vostre esplorazione, immergendovi in un ambiente ricco di biodiversità e bellezza.

Alla scoperta di Venegono Superiore

Oltre al sentiero, Venegono Superiore offre altri spunti di interesse storico e culturale. Dal castello medievale, ora sede dell'Istituto dei Padri Comboniani, alle chiese antiche, fino ai resti romani, il borgo racconta secoli di storia. La passeggiata sul Sentiero delle Streghe diventa così l'occasione per esplorare un luogo dove il passato si intreccia indissolubilmente con il presente.

Per non dimenticarle

Ma cosa avvenne davvero. a Venegono nel 1520 e come si chiamavano le vittime dell'Inquisizione? I loro nomi sono incisi anche lungo il sentiero, e qui vi ricordo la loro storia, tratta da un'interessante articolo che trovate integrale qui.

Nel 1520 a Venegono Superiore sei donne furono accusate di stregoneria e arse vive sullo sfondo del Monte Rosso, oggi zona residenziale di deliziose villette novecentesche sentiero LP, dopo essere state torturate dagli inquistori domenicani.

Si trattava di  Elisabetta Oleari, Margherita e Caterina Fornasari, Antonina Del Cilla, Maddalena Del Merlo Majnetta Codera e Giovannina Vanoni. Provenivano da Venegono Superiore, Venegono InferioreVedanoCastiglioneMonelloBinago e Appiano.

I fatti oggetto del processo sarebbero accaduti nel 1513, 7 anni prima dell’apertura del procedimento, avvenuto il 20 di marzo 1520 nel castello del conte Fioramonte Castiglioni. Costui era il signore del luogo, militare per conto del governo francese e protagonista di una faida con i Pusterla di Venegono Inferiore, impadronendosi del loro castello nel 1515. Fu catturato nel 1521 da esponenti di quella famiglia e morì in povertà nel ’40.

Le donne si dichiararono colpevoli di tutte le accuse: di aver intrattenuto incontri col Diavolo, che a loro si sarebbe presentato con il nome di Martino; di aver eseguito sortilegi “toccando” bestiame e bambini, provocandone la morte;  di essersi accoppiate con i demoni; di essersi lasciate convincere da “un uomo” che avrebbe promesso loro di “stare bene” da allora in avanti.

La vicenda iniziò con l’interrogatorio di Margherita Fornasari accusata, insieme alla figlia Caterina, di essere strega e eretica da un certo Giacomo da Seregno, da poco messo al rogo a Monza per gli stessi crimini. Dal testo del processo si evince che la donna non coinvolse altre persone, ma fu minacciata di essere torturata se non avesse nominato i suoi complici.

Tra queste, fu tirata in mezzo Elisabetta Oleari che si proclamò innocente dall’inizio alla fine, resistendo a tutte le torture che le venivano inflitte. Le sarebbero persino stati praticati degli esorcismi. Venne accusato anche un uomo, che invece ricevette come pena l’esilio.

La condanna per le sei streghe fu eseguita tramite rogo nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria, presso il castello di Venegono Superiore. Una settima era deceduta durante gli interrogatori, a causa delle feroci torture: il suo corpo venne dissepolto e bruciato.

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

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Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.