

È una delle località del Veneto che amo di più Caorle, in provincia di Venezia, perchè ci ho passato gran parte dell’infanzia e perchè riesce a concentrare in una cittadina la personalità del popolo veneto: festoso, allegro, ma anche “selvatico” e autentico. Se il lato turistico, della vacanza al mare, delle spiagge di sabbia finissima e l’acqua tranquilla che resta bassa per centinaia di metri è nota ai più, il fascino di Caorle spicca anche fuori stagione, quando la calca diminuisce ma non i suoi aspetti più autentici.
I casoni di Caorle



La parte di Caorle che amo di più è senza dubbio quella dei Casoni: simbolo tipico dell’antico villaggio di pescatori della laguna. Si possono ammirare oggi in un sentiero che costeggia la laguna in un parco naturale protetto, tutto da visitare a piedi o in bicicletta. Queste capanne silenziose realizzate in canna palustre e legno erano le antiche abitazioni dei pescatori, che si trasferivano qui per pescare. Somigliano a un villaggio Hobbit a grandezza naturale, e testimoniano il passato (e il presente) di villaggio di pescatori della città.
L'asta silenziosa al mercato del pesce

Oggi Caorle, annoverata tra i Borghi Storici Marinari mantiene ancora viva la sua tradizione: tra gli spettacoli da non perdere è il mercato del pesce al mercato ittico comunale in pieno centro storico. Il viavai di barche e pescatori comincia a metà pomeriggio: le imbarcazioni cariche di pesce freschissimo arrivano nel Rio Interno e si dispongono ordinate al Porto Peschereccio, per portare il pesce freschissimo nell’adiacente Mercato Ittico Comunale.
L'asta "a orecchio"

È qui che si tiene la tipica “asta ad orecchio”, un procedimento che consiste nel sussurrare all’orecchio dell’astatore la propria proposta, in attesa che l’asta venga infine aggiudicata ad alta voce al miglior offerente. Caorle così diventa una destinazione perfetta per i golosi che amano pesce e buon vino: tra le tipicità locali, da provare assolutamente lo street food cittadino, il fritto misto alla caorlotta, un cartoccio con frittura di pesce freschissimo. Tra le specie più ghiotte da provare il moscardino, un piccolo polpo che ama i fondali sabbiosi; il canestrello bianco, mollusco dal sapore delicato spesso preparato alla griglia; le vongole di mare bio (certificazione unica in tutta Italia) allevate e raccolte nell’area antistante Vallevecchia, zona naturalistica protetta e Sito di Interesse Comunitario, le capesante, l’anguilla. A settembre ogni anno c’è la festa del Pesce nella spiaggia della Sacheta, proprio a ridosso del Santuario della Madonna dell’Angelo.
Fuoriporta: Ca' Corniani
Un altro luogo magnifico che si può raggiungere tranquillamente in bicicletta è Ca’ Corniani: un’antica azienda agricola nata nel 1851 dopo la bonifica del terreno paludoso, ora è un grande centro multifunzionale, grazie alla creazione di una rete escursionistica, ad una serie di opere d’arte contemporanea innestate nel paesaggio e all’allestimento di sedi museali.
Aperitivo all'Harry Johnson
A fine giornata, aperitivo con un cocktail speciale all’Harry Johnson, cocktail bar ispirato agli Speakeasy del Proibizionismo. Ampia rassegna di bevande e “passaggi segreti” al suo interno.

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.