fuorirotta sara ballini

La nebbia autunnale avvolge casa mentre mi collego con Sara per una diretta a cui tengo molto. È stata quella di ottobre di Fuorirotta, in cui ho avuto il piacere di chiacchierare con la fondatrice e traduttrice di Hekate Edizioni. Sara Ballini è una figura poliedrica nel panorama culturale italiano: traduttrice, editrice, studiosa di esoterismo e viaggiatrice irregolare come piace a noi.

Durante la nostra chiacchierata – perché di questo si è trattato, una conversazione tra amiche più che un'intervista, eppure non ci conosciamo di persona – sono emersi cinque luoghi che trascendono la semplice destinazione turistica per diventare porte verso esperienze trasformative. Luoghi dove il viaggio esteriore incontra quello interiore, dove la geografia si intreccia con la storia esoterica d'Europa.

L'Irlanda delle energie ctonie: oltre i paesaggi da cartolina

Sara questo autunno è partita per l'Irlanda, ma non per fotografare le scogliere di Moher o brindare nei pub di Temple Bar. Il suo è stato un viaggio di ricerca sulle energie ctonie, quelle forze primordiali che legano la terra irlandese all'Isola di Man. "Potrei avere delle conferme soprattutto interiori, anche a livello di sensazioni", confida con quella serietà gioiosa di chi sa che certi viaggi si preparano prima dentro che fuori.

L'Irlanda d'inverno è un'esperienza viscerale: la pioggia che penetra nelle ossa, il verde che diventa quasi nero sotto cieli plumbei, i siti megalitici di Newgrange e Carrowmore che sembrano pulsare di vita propria quando i turisti estivi sono lontani. È il momento perfetto per sentire davvero l'anima spirituale del paese, quella che sussurra ancora nelle pietre e nei circoli fatati che i locali rispettano con reverenziale cautela.

Cefalù e l'Abbazia di Thelema: pellegrinaggio nell'occulto siciliano

Spostiamoci in Sicilia. Il luogo dove Aleister Crowley stabilì il suo tempio negli anni '20 non è una meta Instagram. Oggi restano solo ruderi, quattro mura che tuttavia custodiscono ancora l'eco di rituali e visioni che hanno segnato la storia dell'occultismo occidentale.

Cefalù d'inverno si spoglia del suo vestito turistico. Il borgo arrampicato sulla rocca diventa più intimo, il mare si fa grigio e inquieto. È il momento ideale per avvicinarsi con rispetto a questi luoghi carichi di storia. Sara suggerisce un approccio meditato: "Prima bisogna connettersi con l'energia che si è creata sul luogo. Non si tratta tanto di conoscerla da un punto di vista mentale, ma di aprire quella porta che ti fa vivere la storia.".

I cimiteri monumentali del Piemonte e non solo: arte e contemplazione

Abbiamo in comune anche una "passione" anche se il termine è poco esatto per descriverla, riguardo i cimiteri, l'arte, la storia e le energie che custodiscono. Non per morbosa curiosità, ma per scoprire veri e propri musei a cielo aperto. Da visitare se avete il nostro stesso interesse: il cimitero monumentale di Torino, i percorsi tra le colline di Biella dove nell'Ottocento i notabili si facevano costruire tombe-capolavoro, l'antico cimitero abbandonato di Viggiù che potrebbe diventare presto un museo. Ve lo faccio vedere qui

"Nell'arte funeraria che decora le tombe c'è una simbologia estremamente profonda", spiega Sara. E aggiunge un consiglio prezioso: evitate i giorni dei morti, quando questi luoghi si affollano. "È come andare a Rimini ad agosto", scherza, ma il messaggio è serio (e per questo il post inizialmente previsto dopo la diretta, esce solamente oggi, ndr). Questi spazi richiedono intimità, silenzio, la possibilità di perdersi tra i vialetti senza fretta, leggendo nomi e date, decifrando simboli, rose alchemiche, farfalle della trasformazione.

Il foliage autunnale trasforma questi luoghi in quadri viventi. I cipressi secolari, le cappelle liberty, i marmi che brillano sotto la pioggia sottile creano un'atmosfera sospesa nel tempo, perfetta per la contemplazione.

L'Isola di Man: crocevia celtico dimenticato

L'abbiamo accennata prima: l'Isola di Man emerge nella conversazione come uno snodo fondamentale delle energie che attraversano le isole britanniche. Patria di Michael Kelly, uno degli autori esoterici tradotti da Sara, quest'isola nel Mare d'Irlanda custodisce una cultura celtica forte.

D'inverno, quando i motociclisti del Tourist Trophy sono un ricordo lontano, l'isola rivela la sua vera natura. I siti neolitici come Cashtal yn Ard, le croci celtiche che punteggiano il paesaggio, il Tynwald Hill dove si riunisce il parlamento più antico del mondo in continuità. Il Manx, l'antica lingua locale, risuona ancora in alcuni villaggi. È un luogo dove il velo tra i mondi si assottiglia, soprattutto nelle notti lunghe invernali.

Salem nel tardo autunno: oltre il folklore delle streghe

Sara non c'è ancora stata ma Salem resta nei suoi progetti (anche nei miei), rigorosamente fuori stagione. "Una bella giornata d'autunno prima di Halloween", suggerisce. E ha senso: Salem soffre del suo stesso mito, trasformandosi in un luna park dell'occulto ogni ottobre. Ma d'inverno, con la neve che copre i cimiteri coloniali e il porto che ritorna alla sua vocazione marinara, la città del Massachusetts rivela strati di storia più profondi.

Le case del Seicento perfettamente conservate, il Peabody Essex Museum con la sua straordinaria collezione di arte e manufatti legati al commercio marittimo, i luoghi reali del processo alle streghe del 1692. Senza le folle in costume, è possibile percepire la tragedia umana che si consumò qui, riflettere su intolleranza e isteria collettiva, temi purtroppo sempre attuali.

Il viaggio come trasformazione

Quello che emerge dalla conversazione con Sara, più che una lista di destinazioni, è una filosofia del viaggio. "Puoi andare negli Stati Uniti a Salem o alla sagra qui accanto", dice, "tutti e due i viaggi possono darti lo stesso valore interiormente parlando. Dipende da come ti approcci e se è il momento per quel viaggio."

È un invito a superare il turismo performativo, quello del "ci sono stato", per abbracciare un modo di viaggiare più profondo, più lento, più trasformativo. Un viaggio che inizia con lo studio, prosegue con l'immersione e culmina nella connessione autentica con i luoghi e le loro energie.

Questi cinque luoghi sono porte verso esperienze che vanno oltre il semplice spostamento geografico. Sono inviti a viaggiare con occhi aperti e cuore ricettivo, pronti a lasciarsi trasformare dall'incontro con il genius loci, lo spirito del luogo che attende paziente chi sa come ascoltarlo.

L'intervista completa con Sara è disponibile sul canale YouTube di Va' a quel Paese e qui. Iscriviti al canale per non perdere le prossime ispirazioni!

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.