per le strade di feltre

Feltre è una splendida cittadina, un po’ Trento e un po’ Venezia, ma con una forte identità locale, circondata dalle splendide Dolomiti bellunesi e lambita dal fiume Piave. Un luogo incantevole ma meno turistico se vogliamo rispetto a più “patinato” Trentino, e quindi dall’aria per certi versi più autentica, più vissuta.

piazza feltre cosa vedere

Una destinazione tutta da scoprire e da vedere, con proposte sia per chi ama la natura che per chi ama la buona tavola. Siamo nella zona dove nasce la famosa birra Pedavena e vicini a chicche gastronomiche come i fagioli di Lamon.

La città ha due cuori: una parte bassa e una alta, tanto da essere chiamata anche Borgo Verticale. Città murata dalla storia millenaria, ha origini antichissime retico- etrusche, ed è ricca di testimonianze d'arte, cultura e tradizioni.

Feltre è una località dove passeggiare, mangiare bene, vivere la montagna ma anche con un’interessante vita culturale. Da non perdere i musei e il teatro, oltre ad alcune interessanti testimonianze archeologiche che si possono visitare, tenute in vita da un’associazione di volontari feltrina.

feltre panorama

Curiosi di fare un giro? Ecco dieci cose per cui vale la pena visitare Feltre

Museo Carlo Rizzarda. La galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda” è un museo di arti decorative unico al mondo. Conserva oltre 400 manufatti in ferro battuto forgiati in forme sinuose ed eleganti tra il 1910 e il 1930 da Carlo Rizzarda, noto fabbro-artigiano-artista: cancelli, lampade, inferriate, ringhiere e formelle.

feltre ferro battuto

Museo Diocesano di Feltre. Se vi chiedete cosa visitare a Feltre un’’altra tappa obbligata è il museo diocesano, scrigno d’arte a due passi delle Dolomiti. Situato all’interno dell’antico vescovado di Feltre, le sue sale custodiscono capolavori di pittura, scultura e oreficeria. Tra questi, dipinti di Jacopo Tintoretto, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Federico Bencovich, Gaspare Diziani, opere dello scultore rinascimentale Francesco Terilli e del “Michelangelo del legno” Andrea Brustolon, il calice del diacono Orso del VI secolo, uno dei più antichi della cristianità, un altare portatile del XII secolo, una Madonna del ’400 in alabastro, la croce post-bizantina in bosso realizzata nel 1542 da un monaco del monte Athos.

teatro de la sena feltre

Il Teatro de la Sena. Al primo piano del Palazzo della Ragione, ricorda la riproduzione in miniatura del teatro La Fenice di Venezia. Edificio cinquecentesco costruito a partire dal 1510 è caratterizzato dal loggiato palladiano del 1558. Nel 1729 Carlo Goldoni vi rappresentò “Il buon padre” e “La cantatrice”. Nel 1802 l’architetto veneziano Gianantonio Selva, già vincitore del concorso per la progettazione della Fenice di Venezia, restaurò l’ambiente. La sua storia poi è lunga e avvincente, merita una visita.

La birreria. Dopo tanto visitare, prima di ripartire con le visite, tappa alla storica birreria di Pedavena: ottime birre e cucina rustica, in un gioiello con affreschi originali degli anni Quaranta. Attenzione ad andarci nel weekend, qui si registra il pienone! E’ diventata nel tempo il primo locale in Italia per vendite al pubblico di birra con circa 3 milioni di bicchieri serviti, sempre col sorriso. La Fabbrica di Pedavena, li vicino, merita una visita e spesso sono organizzate visite guidate o degustazioni. Da non perdere il parco, un’oasi verde con coniglietti liberi che corrono nel verde e altri animali.

La Festa dell’Orzo. Se passate d’estate, uno degli eventi clou è la Festa dell’Orzo, a luglio. A Pedavena l’orzo è talmente qualcosa di speciale che ogni anno se ne celebra il raccolto.Un evento che vede la partecipazione delle cooperative di contadini, degli artigiani del territorio e dell’intera comunità locale. Anche grazie ai numerosi eventi che vengono organizzati, (visite guidate del birrificio e del museo, corsi di degustazione con in collaborazione con Slow Food, concerti musicali, sfilate in costume d’epoca), l’evento ormai da anni richiama a Pedavena decine di migliaia di persone. Il mastro birraio crea ogni anno una birra dedicata all’evento: una Birra Dolomiti, la selezione riserva di Pedavena, quella fatta solo con l’orzo locale.

Gli eventi. Feltre vanta un calendario di eventi fitto per tutto l’anno. La Festa dell’Orzo ma non solo. Ci sono anche il Palio di Feltre ad agosto, il mercatino di prodotti tipici in estate. Interessante la Fiera dell’Oggetto ritrovato, ogni mese. In centro storico prende vita questa mostra mercato mensile dove associazioni, comitati, singoli cittadini e commercianti vendono e scambiano oggetti usati e di antiquariato. E poi mostre, concerti, eventi sportivi come quello dedicato ai runner in agosto, il Giro delle Mura…

area archeologica ipogea feltre

L’area archeologica. Proprio sotto il Duomo di Feltre si estende l'area archeologica ipogea  per oltre 900 mq sotto piazza Duomo: uno spaccato sul passato della città, soprattutto all’epoca romana, ma anche medioevale. Qui sotto potrete vedere com’era un’antica via commerciale di Feltre romana, in ottimo stato. La visita è gratuita, ma io consiglio di lasciare una donazione perché è mantenuta totalmente da un gruppo di volontari.

Bike friendly. La zona è un paradiso per motociclisti e ciclisti, tanto che diversi hotel hanno proprio il cartello di Welcome bikers all’ingresso, proponendo servizi ad hoc per viaggiatori su due ruote. In città vengono organizzati bike tour, anche con bici elettriche, per scoprire le frazioni e i dintorni.

feltre area camper

Ideale per i camperisti. Feltre è una destinazione perfetta anche per chi viaggia in camper, con aree camper attrezzate e servizi ad hoc. La località infatti è Comune Amico del Turista Itinerante. L’area camper è in piazzale "Prà del Vescovo”, ed è dotata di ogni comfort, vicina al centro abitato, in un'area tranquilla con illuminazione, videosorveglianza, acqua potabile, pozzetti di scarico gratuiti.

Attività outdoor. Se ami l’adrenalina puoi praticare parapendio, la zona è molto famosa per questo sport, oppure rafting o canyoning. Feltre offre una ricca rete di sentieri per trekking e passeggiate, o anche solo per visitare il panorama dall’alto.

strada dei formaggi delle dolomiti bellunesi

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.