Il Museo del Ruché: undertourism tra storia del vino e cacciatori d'oro
Se sei alla ricerca di una meta alternativa lontana dal caos delle solite destinazioni turistiche, il Museo del Ruché a Castagnole Monferrato è il luogo davvero molto interessante anche in questo momento dell'anno. Immerso tra i magnifici vigneti del Monferrato, questo museo interattivo e multimediale offre un'esperienza immersiva tra storia, cultura e degustazioni, al di fuori dalle solite mete turistiche che affollano tutte gli stessi posti in questo momento dell'anno.
Si..ma fa caldo...
Se stai leggendo questo post in estate sarà l'obiezione che starai pensando. Invece, anche se forse è l'autunno il momento perfetto per visitare questi luoghi, visitarli fuori stagione è una perfetta idea per praticare l'undertourism e scoprire come se ne resta piacevolmente colpiti.
Caldo, dicevi? Allora sappi che il museo è in edifici storici che mantengono naturalmente una temperatura più fresca. Inoltre, molte delle aree espositive sono climatizzate, offrendo un rifugio piacevole dal calore esterno. Per non parlare della visita agli Infernot, le cantine sotterranee scavate nel tufo che mantengono sempre una perfetta freschezza e umidità. Girare per cantine in questo periodo è piacevole anche per il fresco che si trova la sotto! Oltre al piacere di bere un buon bicchiere.
Un viaggio tra la cultura del vino Ruché
Il Museo del Ruché è stato ideato da Luca Ferraris, un noto vigneron del Monferrato, con il contributo della Regione Piemonte. Situato nella storica casa della famiglia Ferraris, il museo si sviluppa attraverso tre sale tematiche che narrano la storia del vino Ruché di Castagnole Monferrato DOCG.
Sala 1: La storia di una famiglia e di un vino
La prima sala ti accoglie con un viaggio nel passato, iniziando dalla ricerca dell'oro in California, dove il bisnonno di Luca Ferraris trovò fortuna. Qui potrai ammirare documenti storici, strumenti di lavoro e macchine agricole antiche. La sala si conclude con la figura di Don Giacomo Cauda, che negli anni '60 recuperò i vigneti abbandonati, credendo fermamente nel potenziale del Ruché.
Sala 2: Un omaggio al Monferrato
Nella seconda sala, foto e video creano un'esperienza immersiva del territorio del Monferrato. Le postazioni olfattive ti permetteranno di esplorare i profumi profondi del Ruché e anche di comprendere meglio i profumi che sentiamo senza saper dar loro un nome, su quando accostiamo un bicchiere alla bocca e al naso.. In questa sala, un posto d'onore è riservato a Randall Grahm, un enologo americano che ha sostenuto il Ruché negli Stati Uniti già dal 2003.
Sala 3: Ferraris e Ruché oggi
La terza sala ti porta nella storia moderna dell'azienda Ferraris e del vino Ruché, attraverso un docu-film che dà voce ai protagonisti storici e attuali. L'ultima tappa della visita è l'Infernot, una cantina sotterranea dove le bottiglie vengono conservate grazie alle condizioni di umidità e temperatura costante.
Informazioni utili per la visita
- Indirizzo: Via Al Castello 12, 14030 Castagnole Monferrato AT
- Orari di apertura: Fino al 31 agosto 2024, il museo è aperto tutti i giorni.
- Prenotazioni: Per ulteriori informazioni e prenotazioni, visita il sito ufficiale: Museo del Ruché
Degustazioni e cultura nel cuore del Monferrato
Ovviamente una delle parti più belle della visita al Museo del Ruché è il momento della degustazione dei vini prodotti dall'azienda Ferraris Agricola. Con 35 ettari di vigneti, l'azienda è un punto di riferimento per il Ruché di Castagnole Monferrato DOCG nel mondo. Ogni bottiglia racconta una storia di passione e dedizione, frutto dell'orgoglio contadino che ha ridisegnato le colline del Monferrato. E una volta arrivati fin qui, una degustazione ci permetterà di entrare in un mondo davvero ricco di storie e affascinante.
Un'esperienza unica
Visita il Museo del Ruché per vivere un fine settimana all'insegna della scoperta e del relax, immerso nella bellezza dei vigneti piemontesi. Questo itinerario alternativo ti offrirà un'esperienza indimenticabile, lontano dalle rotte turistiche convenzionali. Non perdere l'opportunità di vivere un'estate diversa, all'insegna del gusto e della cultura enologica!
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Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.