viaggi e coronavirus

Partire o non partire? Il Coronavirus spaventa chi si deve muovere spesso o viaggiare per lavoro o piacere. Ma è necessario rinunciare in ogni caso? Ecco i consigli ufficiali del Ministero della Salute per ridurre l'esposizione e l'eventuale trasmissione del nuovo coronavirus.

Tenete conto che molte località stanno sospendendo eventi e iniziative, quindi ad esempio se stavate partendo per assistere a un Carnevale o per vedere un museo particolare, chiamate prima la sede in modo da capire se è aperta o meno. Molti carnevali e musei sono stati chiusi, eventi importanti.

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La diffusione repentina del Coronavirus in Italia comporta una serie di precauzioni in più da mettere in pratica quando si viaggia. La corretta informazione è la prima cosa da portare con sé durante gli spostamenti, soprattutto in un contesto come quello attuale. SosTariffe.it ha fatto il punto della situazione attraverso 13 fatti essenziali da conoscere a proposito dell’emergenza Coronavirus.

Il Coronavirus ha iniziato a diffondersi nel mondo a partire dalla Cina, che si trova al primo posto tra i Paesi nei quali il virus è maggiormente diffuso. A seguire ci sono la Corea del Sud, dove i casi sono più di 1.200, e l’Italia, dove il numero di soggetti positivi è superiore a 350.

Il sito ufficiale da consultare per verificare se un Paese è a rischio è viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri, che viene costantemente aggiornato sulle nuove restrizioni che i singoli Paesi esteri hanno deciso di applicare ai viaggiatori provenienti dall’Italia. Sul sito è presente la sezione “Cerca Paese” corredata dalle informazioni specifiche circa un’eventuale limitazione all’accesso degli italiani.

In questo momento, alcuni Paesi hanno predisposto un periodo di quarantena per chi viaggia dall’Italia: nello specifico si tratta di Regno Unito, Romania, Malta, Israele, Polonia, Emirati Arabi, India e Croazia. Ci sono poi alcuni Stati nei quali non è al momento consentito l’ingresso degli italiani.

Per chi viaggia in questo periodo, SosTariffe.it ha predisposto un’infografica che riassume 13 cose da sapere prima di mettersi in viaggio. Eccola:

Dove è bloccato l’ingresso a chi proviene dall’Italia

Chi ha prenotato un viaggio in Paesi come Giordania, Iraq, Turkmenistan, El Salvador, le isole Seychelles, le Mauritius e il Kuwait non potrà partire in quanto è stato vietato l’accesso ai cittadini italiani. Per quanto riguarda i rimborsi, saranno possibili se previsti dalla propria assicurazione viaggio o in base alle condizioni della singola compagnia aerea. Per i viaggi la cui destinazione è una “zona rossa” per contagio da Coronavirus è previsto sia l’annullamento sia il rimborso per motivi di sicurezza.

Chi atterra a Pechino da Paesi che sono stati colpiti dal Coronavirus è tenuto a 14 giorni di auto-quarantena, in modo tale da evitare un’epidemia di ritorno. La Russia consiglia ai propri cittadini di non fare viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran, ma non ha imposto alcun divieto. Lo stesso è stato consigliato dalle autorità dell’Arabia Saudita.

Non è stata impedita la mobilità da e verso i 27 Paesi dell’Unione europea, come confermato dal Ministero degli Affari Ue Vincenzo Amendola. Il Regno Unito ha imposto l’auto-quarantena per tutti i soggetti che prevengano dai luoghi di maggiore diffusione del virus, le cosiddette “zone rosse” anche in assenza di sintomi, mentre chi viaggia dal resto dell’Italia settentrionale sarà tenuto a farlo in presenza di sintomi.

In Olanda è stato ordinato di non andare nei comuni italiani che rappresentano il focolaio del Coronavirus, né a Roma e in Lazio. La Francia ha mandato a casa i bambini e i ragazzi che sono stati in gita in Lombardia o Veneto negli ultimi 14 giorni e ha previsto dei controlli sui treni francesi della linea Parigi-Milano.

Nessuna limitazione da parte della Germania, mentre a Praga vengono controllati in aeroporto i passeggeri che provengono dall’Italia e la compagnia nazionale bulgara, Bulgarian Air, ha annullato tutti i voli da e per Milano, fino al 27 marzo, per i quali è previsto il rimborso totale.

Quali sono le zone rosse in Italia

Le zone rosse, ovvero i focolai dai quali è partita la diffusione del Coronavirus in Italia sono in totale 11. Si tratta dei Comuni lombardi di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e del Comune di Vo’ Euganeo, in Veneto.

Le zone gialle, ovvero quelle che non costituiscono il centro del focolaio, ma sono comunque più a rischio, sono le aree di Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Alle zone rosse vengono applicati alcuni divieti di accesso e di allontanamento tramite il presidio da parte delle Forze dell’Ordine in diversi check point. Chi è stato nelle zone rosse negli ultimi 14 giorni è tenuto a comunicarlo all’ASL che disporrà la “sorveglianza sanitaria” e “l’isolamento fiduciario”. Non sono previste limitazioni di alcun tipo per chi si sposta in Italia.

Prenotare un viaggio e partire: consigli utili

Si può prenotare un viaggio anche in questo periodo, ma il consiglio è di farlo attivando un’assicurazione viaggio che preveda il rimborso in caso di cancellazione e la copertura di eventuali spese mediche. Prima di partire per l’estero è bene controllare la sicurezza del luogo di destinazione sul sito viaggiaresicuri.it, assicurandosi di avere a propria disposizione i riferimenti per contattare le autorità italiane dall’estero.

Chi viaggia in treno, aereo, macchina e qualsiasi altro mezzo deve fare più attenzione alle norme igienico-sanitarie, cercando soprattutto di lavarsi le mani più spesso e di mettere il gomito davanti alla bocca in caso di tosse o starnuto, considerato che non sono in vigore limitazioni per gli spostamenti sul territorio nazionale, ad eccezione della “zona rossa”.

QUI IL VIDEO DI UN SINDACO E MEDICO OSPEDALIERO, ALESSANDRO PALADINI MOLGORA, CHE SPIEGA COME LAVARSI LE MANI CORRETTAMENTE E PERCHè QUESTE PRECAUZIONI PER IL CORONAVIRUS

Cosa fare se si manifestano sintomi influenzali

Prima di tutto, è consigliato di non intasare i numeri dedicati all’emergenza alla comparsa del primo colpo di tosse, in quanto ci troviamo anche nel periodo di maggiore diffusione dell’influenza stagionale. Nel caso di comparsa di sintomi influenzali, ovvero febbre, mal di gola, tosse, raffreddore e difficoltà respiratorie bisogna evitare di recarsi in ospedale o al pronto soccorso per prevenire una possibile diffusione.

Se si sta per partire all’estero, si può contattare l’Autorità italiana competente e il servizio sanitario locale. In caso di viaggi in Italia, bisogna rivolgersi al proprio medico di base, contattandolo telefonicamente, e ai numeri nazionali 1500 e 112. Ogni regione italiana ha comunque messo a disposizione un numero verde regionale, al quale rivolgersi in caso di necessità, che è disponibile sul sito del Ministero della Salute.

Rimborsi

Aggiungo anche un ‘interessante articolo dell’Agenzia di Stampa Agi da consultare, con numerose indicazioni utili. Ad esempio: non è detto che l’assicurazione viaggio in questo caso rimborsi un viaggio che salta a causa del Coronavirus. 

"Se avete un agente di viaggio rivolgetevi a lui perchè alcune compagnie aeree valutano caso per caso. L'assicurazione di viaggio standard non copre però le perdite causate da una crisi sanitaria globale, anche se dichiarata dall'OMS "un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". L’unico modo per uscirne è aver pagato un’assicurazione prima dell’acquisto del biglietto per l’annullamento dello stesso “per qualsiasi motivazione”. 

Qui tutto l’articolo dell’Agi: Coronavirus cosa fare se si deve viaggiare

Anche Trenitalia sta definendo modalità di rimborso in bonus per chi rinuncia al viaggio per ogni tipo di biglietto acquistato (qui le iniziative di Ferrovie dello Stato Italiane contro il Coronavirus)

Alle precauzioni e consigli del Ministero della Salute sul Coronavirus, vanno aggiunte anche le varie ordinanze disposte da regioni e Paesi esteri. Ad esempio, molte regioni hanno sospeso anche i viaggi di istruzione delle scuole in programma nelle prossime settimane. Nel momento in cui scrivo la Basilicata ha deciso di mettere in quarantena chi arriva dalle regioni del Nord Italia colpite dal Coronavirus. Io dovevo partire mercoledì e mi pare evidente che a questo punto non partirò.

Lombardia e Veneto

Inoltre, in Italia, in Lombardia, Veneto e Piemonte sono state sospese le principali manifestazioni (compresi i Carnevali storici di Venezia e di Ivrea e tutti quelli Lombardi) e sono stati chiusi tutti i musei e alcune delle principali attrazioni turistiche come il Duomo di Milano e San Marco a Venezia.

A livello generale Lombardia e Veneto hanno attivato dei numeri verdi che possono essere utilizzati anche per richieste di informazioni non solo a livello sanitario: numero verde per la Lombardia: 800 894545, numero verde per il Veneto: 800 462340

Rispettate le regole emesse dalle vostre regioni e comuni di appartenenza. Il virus peggiore dell’Italia in questo momento è il “furbismo”.  Se non potete uscire dal vostro comune perchè è “zona rossa” non fatelo. Non diffondiamo il virus inutilmente.

Impariamo a vivere normalmente ma rispettando le regole. Senza ansie e panico da V Wars ma nemmeno fregandocene del prossimo. 

Non è una normale influenza il Coronavirus. A quella siamo abituati, abbiamo anticorpi. Per il coronavirus no. Lo ha spiegato bene l’esperto Roberto Burioni l’altra sera da Fabio Fazio, nel video che potete vedere qui sotto.

Per il coronavirus non abbiamo anticorpi invece, prende le vie aeree più profonde in certi casi, i polmoni, e può richiedere in forme gravi il ricovero in terapia intensiva. I posti in ospedale ricordate che non sono illimitati. Le uniche armi quindi che abbiamo per difenderci al momento sono igiene e isolamento. Per questo, rispettiamo le regole, ma senza angosce. Se state bene e non ci sono divieti di movimento tra dove partite e dove andate, partite tranquillamente e lavatevi le mani come già dovreste fare. Sotto vi metto anche tutte le regole di precauzione da seguire

Il Ministero della Salute per i viaggiatori invece consiglia questa serie di accorgimenti: 

In viaggio

  • Vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza, in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra coronavirus e influenza, evitare la coesistenza dei due virus in uno stesso organismo e ridurre l'accesso al pronto soccorso per le complicanze da influenza;
  • posticipare i viaggi  non strettamente necessari nelle aree colpite della Cina. Il governo italiano ha bloccato dal 30 gennaio tutti i voli;
  • evitare il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate;
  • evitare di visitare mercati ittici o di animali vivi;
  • evitare il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti;
  • rispettare l’igiene respiratoria se si hanno sintomi di infezione respiratoria acuta: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossare una maschera chirurgica e lavarsi le mani.

Al ritorno

Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese;

  • Per tutte le persone che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si applica l'ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio:
  • l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente.
  • vige l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette. Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza.
  • Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500; indossare una mascherina chirurgica se si è in contatto con altre persone; utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
  • Gli atleti provenienti da aree affette da nuovo coronavirus, in base all’ordinanza del 21 febbraio 2020, devono essere sottoposti a isolamento fiduciario con sorveglianza attiva, per 14 giorni.
  • Gli studenti, di ogni ordine e grado, di qualsiasi nazionalità al rientro nelle scuole italiane dalle città colpite della Cina sono sottoposti a misure di sorveglianza da parte del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria locale di riferimento, ovvero si sottopongano autonomamente a una quarantena volontaria nel proprio domicilio

Norme igieniche da seguire a casa o in viaggio

Per saperne di più:

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.