visit nepal 2020

Il Nepal sta rinascendo e sta cercando di aprirsi sempre di più a visitatori e turisti. E lo sta facendo in varie direzioni: a partire dalla costruzione di diversi nuovi aeroporti (il prossimo, aprirà tra un paio di mesi), alla prossima apertura di diversi hotel di lusso (15 sono già presenti e altri 15 si aggiungeranno a breve, tra cui 2 nuovi nella capitale Kathmandu) ma soprattutto alla valorizzazione del suo patrimonio ambientale e alla creazione di nuovi posti di lavoro con il turismo.

Queste sono alcune delle novità emerse durante la serata di presentazione della campagna 2020 di Visit Nepal, nella splendida cornice di Terrazza Martini a Milano, promossa dall’Ambasciata del Nepal in Italia, dal Consolato Generale Onorario del Nepal (Roma) e dalla Non-Resident Nepali Association Italy.

Il Nepal resta una destinazione amata per natura, trekking, alpinismo, pellegrinaggi, per chi ama natura e spiritualità ma vuole esserlo sempre di più anche per il lusso.

E questo è il momento giusto per cominciare a conoscere il Paese.

La campagna Visit Nepal 2020 - Lifetime Experiences

(nella foto, da sinistra: Marco Confortola, Paolo Nugari, Stefano Ardito, S.E. Mr. Mani Prasad Bhattarai, Bruno Zanzottera e Marco Casareto).
(nella foto, da sinistra: Marco Confortola, Paolo Nugari, Stefano Ardito, S.E. Mr. Mani Prasad Bhattarai, Bruno Zanzottera e Marco Casareto).

ll Governo nepalese ha dichiarato infatti l’anno 2020 come ‘Visit Nepal’, con l’obiettivo di raggiungere i 2 milioni di visitatori e incrementarne la spesa giornaliera, arrivando a 75$ .

Oggi in media una vacanza in Nepal dura 12 giorni per una spesa quotidiana di circa 44 dollari. Ma l'intenzione è alzare la cifra a 75. Nel piano di valorizzazione del turismo nepalese sono previste anche iniziative di rinnovamento ma anche per creare nuovi posti di lavoro ed ecosostenibilità.

Nel 2019 il Nepal ha registrato 1 milione e 200 mila visitatori; gli arrivi dall’Italia sono stati di 16 mila. Incremento del 3%, in leggera flessione dovuto a eventi negativi dei paesi limitrofi che hanno influenzato i visitatori. 

La strategia di sviluppo dell’industria turistica nepalese e, in senso più ampio, di sviluppo economico del Paese, mira al potenziamento di infrastrutture e all’offerta di nuovi prodotti ma, soprattutto, a standard più elevati nella promozione della destinazione quale meta di viaggio sostenibile, che sa valorizzare e custodire il suo ambiente e il suo patrimonio.

La campagna fungerà da catalizzatore per il conseguimento degli obiettivi prefissati dal Governo per individuare e accelerare il potenziale di sviluppo dell’industria turistica negli anni a venire, assicurando la sua attenzione a facilitarne la loro realizzazione.

La serata di presentazione

Il panorama dalla Terrazza Martini di Milano
Tantissimo pubblico (indovinate chi è la bionda in ultima fila??? )

A dare il benvenuto agli ospiti presenti, l’ambasciatore del Nepal in Italia (non residente), Mr. Mani Prasad Bhattarai. La parola è, quindi, passata a Paolo Nugari – Console Generale Onorario del Nepal a Roma che ha sottolineato come:

" il Nepal non sia "solo" il Paese con le vette più alte al mondo, fortemente legato alle tradizioni e alla sua cultura, ma è anche una nazione in grande trasformazione che guarda con fiducia e positività al futuro, in grado di offrire ai viaggiatori di ogni angolo di mondo attrattive naturalistiche, artistiche e culturali impareggiabili”.

I protagonisti e le testimonianze

L'alpinista Marco Confortola racconta il suo legame con il Nepal e la sua popolazione

Nel corso della serata sono intervenuti Marco Confortola, noto alpinista italiano, guida alpina internazionale ed explorer, che ha mostrato le imprese estreme che, dal 2004 ad oggi, lo hanno portato a scalare i grandi colossi himalayani e il suo importante impegno sociale nella realizzazione di una scuola in Nepal. Era lì durante il terremoto del 2015. Stava tentando una scalata importante ma mollò tutto e cercò di rendersi utile per aiutare la popolazione nepalese.

“I nepalesi sono persone speciali, devo molto a loro e al loro paese - ha detto l’alpinista - Sono come i montanari: se hai bisogno ti tendono subito una mano. Grazie agli sherpa, ai kitchen boys, alle persone locali, riusciamo a compiere le imprese alpinistiche. Quando siamo li siamo un team.

Volevo tantissimo fare qualcosa per loro dopo il terremoto”.

Così l’alpinista ha raccolto fondi, con Carlo Mamberto, presidente dell'associazione Finale for Nepal e altri sostenitori, sono riusciti a raccogliere abbastanza fondi per far costruire una scuola per bambini in Nepal. E’ stata inaugurata nel 2017 .

“Per me questa scuola ha più valore di un ottomila senza ossigeno” ha detto.

Alla serata c’era anche Marco Casareto, direttore di Meridiani e Meridiani Montagne, che ha presentato il numero monografico interamente dedicato al Paese asiatico insieme al fotogiornalista Bruno Zanzottera, in edicola da questo mese (l’ho preso, è bellissimo, ndr). 

A fare da moderatore, Stefano Ardito, giornalista, scrittore, fotografo, video maker, amante dell’alpinismo, della natura, della scienza, della storia e autore di numerose pubblicazioni riguardanti questo magnifico Paese.

Ad accogliere il pubblico presente, oltre ai sopracitati, esponenti dell’Ambasciata nepalese e Gurung Dev Raj (Presidente di NRN – Non Resident Nepali), insieme ad altri membri dell’Associazione.

Durante l’evento si sono esibite alcune danzatrici nepalesi della comunità per il Programma Culturale e, per concludere, una cena nepalese offerta dall’Ambasciata del Nepal a cura dell’Himalaya Restaurant di Milano.

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.