sentieri Monferrato

Il Monferrato rappresenta una splendida meta per chi vuole stare la natura. Ci sono decine di sentieri che soprattutto in autunno ma non solo, si trasformano in un paradiso: l’uva, quasi sempre rossa, è rigogliosa sulle viti, i vigneti sono ordinati come aiuole svizzere.

E poi, qua e là, sulle colline svettano dei borghi in cui il tempo sembra essersi fermato. Il tutto alternato con campi di girasoli, tartufaie e meli che regalano frutti squisiti, in cui si insinuano parecchi giri ad anello accessibili a tutti.

vigneti in monferrato

Un consiglio fondamentale: visto che i cartelli e le segnalazioni sono ben pochi, prima di partire, si suggerisce di andare sul sito della Provincia di Alessandria, andare nella sezione “Sentieri” e scaricare la traccia per il Gps. Arrivati sul posto, noi abbiamo utilizzato la App Locus Map ed è andata benissimo. Ma, chiaramente, in Monferrato non è un male nemmeno “perdersi”. Alla fine, in qualche modo, la strada la si trova.

Sono tre i sentieri percorsi in una giornata, spostandosi con l’auto in tre borghi vicini fra loro (Ottiglio, Sala Monferrato e Cella Monte), per un totale di circa 7 ore di cammino.

Il primo è il Sentiero della Valle dei Frati, che permette una splendida visuale su Ottiglio e tocca Moleto, con le sue tipiche costruzioni in tufo. Dopo aver scaldato la gamba tocca al sentiero “Sala, tra santi e vigne”, un continuo su e già fra campi coltivati e ordinati, luoghi agricoli e religiosi, come la chiesetta di San Grato.

Infine tocca al più panoramico “Sentiero anello di Cella Monte”, con i magnifici scorci di Rosignano Monferrato e poi, con un’ampia visuale verso i paesi di Treville, Cereseto, il Santuario di Crea e una buona porzione dell’arco alpino mentre, lungo il cammino lavorano i trattori e le braccia dedite all’impegno nei campi.

monferrato itinerari


Scritto da:

Nicola Antonello

Dal 2002 sono giornalista della Prealpina, il principale media della provincia di Varese e uno dei quotidiani più antichi d’Italia, dove mi sono specializzato in cronaca locale, politica ed economia. Qualche volta durante l’anno (augurandosi che le occasioni aumentino) mi concedo il piacere di diventare giornalista turistico ed eno-gastronomico. Apprezzo la qualità dei prodotti e la passione degli imprenditori impegnati nel turismo, specialmente nelle piccole realtà. Nelle recensioni non nascondo eventuali critiche, espresse sempre con garbo, stimolando sempre un miglioramento di chi è l’oggetto delle osservazioni.

Penso di essere ormai super specializzato nelle recensioni dei centri benessere, di cui amo particolarmente la “filosofia tedesca”. Mi piace la cucina e i ristoranti che promuovono menu arricchiti da piatti stagionali o da prodotti del territorio e soprattutto chi è capace di bilanciare la qualità con il conto finale. Amante anche del turismo dolce: passeggiate, biciclettate, del mare come della montagna. Non chiedetemi di viaggiare in volo oltre le 3-4 ore, altrimenti potrei dirottare l’aereo.