La seconda tappa di questo tour toscano fra la Val d’Orcia e le Crete senesi. Siamo stati a Vergelle . Il nostro primo percorso nella zona di San Quirico d’Orcia è stato denso di emozioni: sia per la bellezza del paesaggio fra le colline che sembravano disegnate, quasi delle dolci onde di tante tonalità di verde brillante. Un vero battesimo di camminate: nulla è impossibile.
Credo che la forza sia arrivata non solo da una spinta interna ma anche dalla bellezza delle persone che mi accompagnano in questo viaggio, ricco di racconti. Alberto Conti, Sabrina Bergamo, Luigi Nacci e Chiara Rossi di ItinerAria che hanno organizzato Cammina Francigena, questo tour nel segno di Movimento Lento per arrivare al Festival della Viandanza a Monteriggioni sono dei trascinatori.
Sabrina prestandomi le bacchette da nordic walking mi ha permesso di camminare sopportando la fatica nei tratti per me più difficili e allo stesso tempo affascinanti per il panorama che spesso si vede in cartolina o dall’auto. Sentirsi in cima e ancora meglio parte di questa natura perfetta dà la forza di dire: ce l’ho fatta.
Ci sono. Ogni viandante ha un motivo per camminare, a volte è sufficiente la voglia di provare ad alzare l’asticella di ciò che una persona può fare. Che non credeva di riuscire a fare. Sulla Francigena ascolti suoni, assapori i profumi di natura e quelli della Toscana; abbiamo incontrato degli statunitensi che camminavano ma per un tour: erano sorridenti e felici. E poi l’arrivo a San Giovanni d’Asso all’agriturismo green Vergelle (che aderisce al progetto Green Terre di Siena) dove una famiglia arrivata dalla Sardegna nel 1959 ha iniziato a fare il formaggio, ottimi pecorini freschi e stagionati.