
C'è un'Italia che compare poco nelle guide turistiche mainstream, un'Italia fatta di piazzette dove tutti si conoscono, di botteghe che tramandano mestieri antichi, di sagrestani che ti raccontano la storia del campanile mentre suonano le campane.
È l'Italia dei borghi autentici, e nel 2025 questa realtà si prepara a celebrare la sua nona edizione delle Giornate Nazionali dell'associazione Borghi Autentici d'Italia, con una novità che fa battere il cuore: non più un solo weekend, ma dieci appuntamenti distribuiti tra primavera e autunno.
"Storie da abitare: borghi, beni comuni e futuro condiviso" è il tema che guiderà questa edizione. E già da questo titolo capisci che non si tratta della solita iniziativa turistica, ma di qualcosa di più profondo: un invito a scoprire comunità che hanno scelto di essere protagoniste del proprio destino.
Un calendario che abbraccia due stagioni
Dal 29-30 marzo fino al 15-16 novembre, l'Italia dei borghi autentici spalanca le porte con dieci weekend di eventi diffusi. Un'idea che permette di vivere questi luoghi nelle loro stagioni più belle: la primavera che risveglia, l'autunno che raccoglie. Vediamo le principali date 2025 delle Giornate Nazionali dei Borghi Autentici d'Italia.
Primavera 2025:
- 29-30 marzo: quando la natura si risveglia
- 5-6 e 26-27 aprile: esplosione di fioriture
- 3-4 maggio: la primavera al suo culmine
Autunno 2025:
- 11-12, 18-19 e 25-26 ottobre: i colori cambiano
- 1-2, 8-9 e 15-16 novembre: l'autunno profondo
Ogni data è stata pensata per cogliere momenti specifici dell'anno, quando i borghi mostrano volti diversi ma sempre autentici.
Non borghi-cartolina, ma comunità vive
L'Associazione Borghi Autentici d'Italia lo dice chiaramente: "Non borghi cartolina ma comunità ospitali, capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei". È questa la differenza che senti appena metti piede in uno di questi luoghi.
Qui non trovi le bancarelle di souvenir made in China o i ristoranti con menù turistici (o almeno, non dovresti ancora...). Trovi la signora che ti spiega come si prepara il pane come faceva sua nonna, il sindaco che ti accompagna a vedere l'affresco restaurato con i fondi europei, i giovani che hanno scelto di tornare e hanno aperto quel laboratorio di ceramica che ora vende in tutta Europa.
Cosa significa "storie da abitare": il tema 2025 delle Giornate Nazionali dei Borghi Autentici d'Italia
Il tema del 2025 non è scelto a caso. "Le varie storie che si intrecciano nei borghi diventano il motore di idee e progettualità che rendono questi luoghi non soltanto vitali e accoglienti, ma anche capaci di custodire e rinnovare il proprio patrimonio".
Significa che ogni borgo ha una narrazione unica, fatta di persone che hanno deciso di restare o di tornare, di progetti che nascono dal basso, di tradizioni che si reinventano senza perdere la loro essenza. Significa che quando visiti questi luoghi, non sei solo un turista ma diventi temporaneamente parte di una storia più grande.
I compagni di viaggio perfetti
Una delle novità più belle del 2025 delle Giornate Nazionali dei Borghi Autentici Italiani, sono le partnership che l'Associazione ha stretto con realtà che condividono la stessa visione di turismo sostenibile.
Federtrek e la Giornata del Camminare ti ricordano che "il legame tra borghi e cammini è da sempre molto stretto. Attraverso una pratica semplice e quotidiana, i cammini permettono di scoprire l'ambiente urbano e le sue bellezze da un'altra prospettiva".
AMODO, l'alleanza della mobilità dolce, promuove "l'idea che il viaggio lento non è solo uno spostamento per arrivare a destinazione, ma una way of life".
IT.A.CÀ, il festival del turismo responsabile, "valorizza i territori e genera nuove economie, mettendo al centro la libertà di migrare e il diritto di restare".
Come vivere al meglio le Giornate Nazionali dei Borghi Autentici Italiani
- Scegli il momento giusto per te Con dieci weekend a disposizione, puoi davvero personalizzare la tua esperienza. Ami le fioriture primaverili? Punta su aprile. Preferisci i colori autunnali? Ottobre e novembre ti aspettano. Vuoi evitare la folla? I weekend di marzo potrebbero essere perfetti.
- Non fare il turista, fai il visitatore Ogni borgo "apre le porte alla comunità e ai visitatori: un'occasione per scoprire realtà vive e ospitali". Questo significa partecipare agli eventi, chiacchierare con chi organizza, fare domande. Non accontentarti di guardare: vivi l'esperienza.
- Cerca le storie dietro le tradizioni Durante questi weekend troverai "eventi, incontri, mostre, laboratori e molto altro ancora". È lì che scopri il vero valore di questi luoghi: nelle storie che ti raccontano, nei gesti antichi che ti insegnano, nelle visioni di futuro che condividono.
Perché questo evento è diverso
In un mondo dove il turismo di massa e la gentrificazione stanno snaturando molti luoghi, l'Associazione Borghi Autentici d'Italia rappresenta una resistenza gentile ma ferma. Promuove "un nuovo modello di sviluppo territoriale: sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone".
L'Italia nascosta che ti aspetta
"Siamo l'Italia nascosta che aspetta solo di essere scoperta", dice l'Associazione. E questa frase racchiude tutto il senso di questi dieci weekend.
In un paese dove spesso si parla solo delle solite venti destinazioni turistiche, esistono centinaia di borghi che hanno storie altrettanto belle da raccontare, prodotti altrettanto buoni da assaggiare, paesaggi altrettanto mozzafiato da ammirare. La differenza è che qui puoi ancora essere accolto come una persona, non come un portafoglio.
Il tuo weekend autentico ti aspetta
Quest'anno hai dieci occasioni per scoprire che l'Italia più vera non è nei luoghi che tutti conoscono, ma in quelli che aspettano di essere vissuti. Dieci weekend per sperimentare cosa significa viaggiare lento, mangiare chilometro zero, dormire in luoghi dove ti chiamano per nome già dalla seconda volta che ci vai.
Sono "comunità che resistono al tempo e vanno incontro al futuro valorizzando la propria autenticità, senza cadere nella trappola del turismo predatorio".

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.