equivia dei forti

Ti sblocco un'esperienza magica per vivere Verona da un punto di vista fuori dall'ordinario: il Percorso delle Mura e delle Torricelle dell'Equivia dei Forti, un itinerario di 16 chilometri che ti permette di esplorare a cavallo angoli nascosti e storie dimenticate della provincia veneta.

Il turismo lento incontra la storia

Un modo di vivere il turismo lento originale, che ti fa riscoprire il territorio con i ritmi di un tempo. L'Equivia dei Forti - un termine che unisce "equestre" e "via", proprio come l'antica tradizione dei percorsi a cavallo - è stata pensata per farti immergere nella ricchezza storico-culturale veronese seguendo i cordoni collinari che abbracciano la città.

Il nuovo percorso, inaugurato lo scorso giugno da Fieracavalli in collaborazione con il Comune di Verona, si snoda attraverso paesaggi che raccontano secoli di storia: dalle quattro torri a pianta circolare della dorsale di Santa Giuliana fino ai terrazzamenti con muretti a secco che testimoniano il lavoro paziente delle generazioni passate.

Il percorso dell'Equivia dei Forti

Durante il percorso si attraversano il colle San Dionigi e il Monte Cavro, dove l'Eremo di San Rocchetto accoglie con la sua spiritualità silenziosa. Il percorso conduce poi verso le valli di Quinzano e Avesa, ricche di corsi d'acqua dai nomi evocativi: il Borago e il Lorì, testimoni liquidi di un territorio che conserva intatta la sua autenticità.

Un aspetto speciale è che questo itinerario fa toccare con mano la stratificazione storica di Verona: dall'epoca scaligera alla dominazione austriaca, ogni pietra racconta una storia diversa. Il forte San Mattia sul Monte Calvo, antica fortificazione, è un punto di osservazione privilegiato sulla città che celebra quest'anno il 25° anniversario del riconoscimento UNESCO.

Storie antiche e biodiversità

Ma l'Equivia non è solo storia e architettura. Lungo questi sedici chilometri si dischiude davanti ai tuoi occhi un universo naturale ricchissimo: panorami che spaziano su foreste dense, vallate segrete, corsi d'acqua cristallini e versanti terrazzati che nascondono tesori di biodiversità spesso ignorati dal turismo convenzionale.

Pensa ai muretti a secco che punteggiano il paesaggio: non sono solo testimonianza di un'antica arte costruttiva, ma vere e proprie oasi per piccole creature - lucertole, insetti, piante pioniere che trovano negli interstizi delle pietre il loro habitat perfetto. I ruscelli che incontri lungo il cammino - Borago e Lorì - ospitano anfibi e insetti rarissimi, specie che esistono solo qui, in questi angoli preservati dalla frenesia moderna.

E poi ci sono le radure spontanee, dove la natura disegna ogni stagione un caleidoscopio di colori diversi: dalle fioriture primaverili alle foglie autunnali, un'esplosione cromatica che cambia con il calendario e ti regala ogni volta uno spettacolo nuovo. È un paesaggio modellato sapientemente dall'uomo nei secoli, ma che ha saputo mantenere la sua generosità selvatica e rurale, offrendo rifugio a un patrimonio naturale che altrove rischia di scomparire.

Esperienza pratica: come viverla

Il percorso è stato attrezzato pensando al benessere dei cavalli: capannine di riparo, anelli di fissaggio, lunghine e abbeveratoi accompagnano tutto l'itinerario. Il punto di partenza e arrivo è Corte Molon, lungo l'Adige, dove trovi parcheggi e tutto l'occorrente per la cura degli animali, anche se viaggi con il tuo cavallo.

La bellezza di questa esperienza sta nella sua accessibilità: non devi essere un cavaliere esperto per apprezzare la magia di scoprire Verona "dall'alto di una sella".

Un cammino ricco di sapori: il nuovo tratto

E se pensavi che finisse qui, ti sbagli. Il progetto si espande oltre i confini veronesi: lo scorso luglio l'Equivia del Monte Baldo ha inaugurato un nuovo tratto proprio durante la prima Fiera Regionale del Tartufo Veneto a Ferrara di Monte Baldo.

A ritmo di cavallo: prove di turismo lento alternativo

In un momento storico in cui il turismo di massa ha quasi cancellato l'autenticità dei luoghi, iniziative come questa rappresentano una via d'uscita intelligente. Non si tratta di snobismo anti-turistico, ma di riscoprire il valore del tempo lento e della connessione autentica con il territorio.

L'Equivia dei Forti ti offre quello che le guide tradizionali non possono darti: il silenzio dei sentieri, il ritmo naturale del cavallo, la possibilità di fermarti dove il paesaggio ti chiama. È turismo consapevole che valorizza "luoghi meno conosciuti di Verona", come sottolinea l'assessora comunale Marta Ugolini.

Se stai cercando un modo diverso per vivere il mio amato Veneto, lontano dalle folle e vicino all'essenza del territorio, l'Equivia dei Forti ti aspetta. Perché a volte, per andare avanti, bisogna riscoprire il passo lento di chi ci ha preceduto.

PS: E se ti piace il mondo equestre, ti ricordo che la 127ª edizione di Fieracavalli si terrà dal 6 al 9 novembre a Veronafiere. Per maggiori informazioni www.fieracavalli.it

Credits photo: Emmevi foto

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.