
Il secondo giorno in Islanda è quello che ti conquista definitivamente. Almeno per me è stato così visto che ho visitato alcuni dei luoghi che ancora oggi considero i più belli al mondo.
Lasciamo l'Anello d'Oro per percorrere la costa meridionale lungo la Route 1, una strada che diventa un vero museo a cielo aperto. Non serve essere esperti di geologia per rimanere affascinati: qui la natura parla un linguaggio universale.
D'inverno la costa sud dell'Islanda ha un fascino particolare: cascate trasformate in cattedrali di ghiaccio, promontori che sfidano l'oceano, spiagge nere che sembrano scenari fantascientifici. E la sera, se sei fortunato, l'aurora boreale corona questa giornata intensa.

Sempre in inverno, esce fuori l'importanza, percorrendo questa strada, di affidarsi a un bravo autista. O fare motla attenzione se avete noleggiato una 4x4. La strada è ghiacciata ovviamente spesso e in caso di tormenta di neve, si verifica lo strano fenomeno del whiteout.
Il whiteout è un fenomeno atmosferico che si manifesta in montagna o in ambienti innevati, quando luce diffusa, nebbia e neve cancellano ogni contrasto. Cielo e terra si fondono in un unico bianco, l’orizzonte scompare e con esso i punti di riferimento. Ci si sente sospesi nel vuoto, senza percezione di profondità o direzione. È una condizione affascinante da osservare, ma insidiosa per chi si muove sulla neve: il rischio di disorientamento è alto e ogni passo richiede prudenza assoluta
Skógafoss: la cascata più bella
Skógafoss è probabilmente la cascata più fotogenica d'Islanda (come vedete nella foto in alto), e quando la vedi capisci perché. Con i suoi 60 metri di altezza e 25 di larghezza, crea un muro d'acqua impressionante che d'inverno si arricchisce di formazioni di ghiaccio spettacolari. Turistica? Si certo, nel senso che comunque molte persone vengono perché è oggettivamente da vedere. Assolutamente bellissima? Anche.
C'è poi una leggenda interessante attorno a Skógafoss. La storia racconta che Þrasi Þórólfsson, il primo colono vichingo della zona, nascose qui un tesoro intorno al 900 d.C. E c'è un dettaglio affascinante: si dice che chi si bagna con l'acqua di Skógafoss ritroverà qualcosa che ha perduto.
La leggenda racconta che un ragazzo del posto riuscì a prendere un anello dal forziere prima che scomparisse, e oggi puoi vedere quell'anello al museo di Skógar. Io ci credo.
Sicurezza prima di tutto
Una cosa importante da sapere: ci si può avvicinare fino quasi a toccare il muro d’acqua (ci si bagna parecchio!) oppure salire i gradini sul lato destro che portano a un punto panoramico in alto. In inverno questo tipo di esperienza può essere chiusa ovviamente per sicurezza. Non è una limitazione, è protezione: nel 2017 massi di 100 chili sono caduti dopo forti piogge, e ci sono stati incidenti con stalattiti di ghiaccio. L'Islanda ti insegna che la natura ha le sue regole, e rispettarle è fondamentale.
Curiosità: nelle giornate di sole si formano spesso arcobaleni davanti alla cascata.
Seljalandsfoss: camminare dietro una cascata (la mia preferita)
Seljalandsfoss è famosa per una caratteristica unica: è una delle poche cascate al mondo dietro cui puoi camminare, grazie a un sentiero che la circonda.
Alta 60 metri e alimentata dal ghiacciaio Eyjafjallajökull, è una tappa obbligata di ogni tour della costa sud.
D'inverno però le cose cambiano: il sentiero dietro la cascata viene spesso chiuso perché il ghiaccio lo rende pericoloso. Ma anche così, Seljalandsfoss mantiene il suo fascino: le stalattiti di ghiaccio e l'illuminazione notturna la rendono spettacolare anche quando non puoi camminarci dietro.
Un set cinematografico naturale
Curiosità interessante: Seljalandsfoss è stata usata nel video "I'll Show You" di Justin Bieber e in serie TV come "The Amazing Race". Anche Game of Thrones ha girato qui alcune scene, usando questi paesaggi per rappresentare Eastwatch-by-the-Sea. Quando hai panorami così drammatici, non servono effetti speciali.
Dyrholaey: Il promontorio dei record nella Costa Sud
Dyrholaey è un promontorio che ti lascia senza parole. Alto 120 metri, è il punto più meridionale dell'Islanda continentale, e deve il suo nome ("isola della collina con la porta") all'enorme arco naturale che lo caratterizza.
Per darti un'idea delle sue dimensioni: nel 1993 un pilota riuscì a volare attraverso l'arco con un aereo, e ancora oggi le barche ci passano sotto. È un monumento naturale che ti fa sentire piccolo di fronte alla potenza dell'erosione.
Il momento migliore per visitarlo? Da maggio a settembre per vedere le pulcinelle di mare, d'inverno per l'aurora boreale senza inquinamento luminoso. Il faro, costruito nel 1927, è ancora attivo e rappresenta quasi 100 anni di storia marittima islandese.
Vik: dove finisce il mondo e inizia la magia

Vik i Myrdal è l'ultimo centro abitato prima del "grande nulla" della costa sud-orientale. Con le sue spiagge di sabbia nera vulcanica e i faraglioni di Reynisdrangar che emergono dall'oceano, è un posto che non dimentichi facilmente.
Reynisfjara
Reynisfjara è considerata una delle spiagge più belle del mondo, ma richiede attenzione. La sabbia nera è formata da lava raffreddata e frantumata dalle onde, creando un paesaggio unico. Però attenzione alle "sneaker waves": onde anomale molto più grandi e potenti del normale, che possono essere pericolose.
È importante saperlo non per spaventarti, ma per goderti il posto in sicurezza. Questa spiaggia purtroppo ha causato incidenti, ma con le dovute precauzioni puoi ammirarne la bellezza senza rischi.
Dal punto di vista cinematografico, Reynisfjara è stata set di Game of Thrones, Star Trek, Star Wars e molti altri film. I faraglioni di Reynisdrangar, secondo il folklore, sono troll trasformati in pietra dall'alba mentre cercavano di trascinare una nave.
Eyjafjallajökull: quando un vulcano cambia la Storia

Non puoi passare da qui senza ricordare il vulcano che nel 2010 ha paralizzato l'Europa. Il visitor center di Eyjafjallajökull, aperto nel 2011, racconta attraverso un documentario di 20 minuti la storia di chi vive sotto un vulcano attivo.
È la testimonianza della famiglia Thorvaldseyri, colpita dall'eruzione ma che è riuscita a ricostruire. Paradossalmente, quell'eruzione che ha causato tanti disagi ha anche messo l'Islanda sulla mappa turistica mondiale. Un esempio di come gli islandesi sappiano trasformare anche le difficoltà in opportunità.
Fosshotel Nupar: una notte nel cuore del nulla nella Costa Sud dell'Islanda

La giornata si conclude a Nupar, e devo dire che questo posto ha qualcosa di speciale. Fosshotel Nupar si trova in una posizione isolata nei pressi di Kirkjubaejarklaustur, circondato da campi di lava con vista sui ghiacciai.
Non è un hotel di lusso, ma la sua posizione è imbattibile: è perfetto per l'aurora hunting perché lontano da qualsiasi inquinamento luminoso, e lo staff offre persino un servizio di sveglia se l'aurora appare di notte.
L'Aurora Boreale
La sera puoi provare l'esperienza dell'aurora hunting ovvero la caccia all'aurora boreale. Le migliori ore sono dalle 21:00 alle 3:00 del mattino, tra settembre e marzo. Serve pazienza: dipende dall'attività solare, dal meteo e dalla fortuna.
Viaggia responsabile
Oggi hai sperimentato l'Islanda "vera": quella che ti chiede rispetto ma ti ripaga con esperienze indimenticabili. Ogni cartello di sicurezza, ogni sentiero chiuso, ogni precauzione è parte di un patto: la natura ti mostra le sue meraviglie, tu rispetti i suoi tempi e le sue regole.
Non è questione di limitazioni, ma di sostenibilità: permette a questi luoghi di rimanere intatti per le generazioni future, e garantisce la tua sicurezza. È un approccio che dovresti portare con te in ogni viaggio. In più, sappi che qui i ranger girano tutti col POS e se fai qualcosa di vietato, dovrai pagare multe salate.
Domani ti aspettano il ghiacciaio Vatnajokull e la laguna di Jokulsarlon
Un ringraziamento sincero: Se ho potuto vivere l'Islanda d'inverno con questa profondità, comprendere non solo la sua bellezza ma anche la sua storia millenaria e la delicatezza dei suoi equilibri geologici, è grazie a Giver Viaggi e Crociere
E ai tour leader Giorgio Codias e Laura Maiorelli di BaseArtica.it - italiani che hanno scelto di vivere in Islanda e che conoscono questa terra con un rispetto e una competenza che fanno la differenza.
Quando scegli chi ti accompagna in Islanda, non stai solo scegliendo un servizio: stai scegliendo il modo in cui vivrai l'esperienza. Con Giorgio e Laura ho imparato a guardare l'Islanda con gli occhi di chi la ama davvero, e questo ha reso ogni momento di questo viaggio un piccolo tesoro di conoscenza e meraviglia.
Se stai pensando di visitare l'Islanda in inverno, ti consiglio sinceramente di affidarti a chi sa trasformare un viaggio in un'esperienza che ti cambierà il modo di vedere il mondo.

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un’agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.
Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.
Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.