ciclopedonale da Castiglione Olona a Monastero di Torba

"Un'isola di Toscana in Lombardia". Quando Gabriele D'Annunzio pronunciò queste parole a Castiglione Olona, aveva colto qualcosa che ancora oggi lascia senza fiato chi arriva in questo borgo medievale. Si riferiva al fascino del borgo, plasmato nel '400 come città ideale rinascimentale dal cardinale Branda Castiglioni.

La celebre definizione si riferisce alla presenza di artisti toscani come Masolino da Panicale e Lorenzo di Pietro (il Vecchietta), che lavorarono a opere come gli affreschi della Collegiata e del Battistero, e all'atmosfera unica del borgo. 

Ed è proprio da qui, da questo incantevole borgo storico, che parte uno degli itinerari ciclabili più affascinanti per chi ama il turismo lento: il tratto di ciclopedonale della Valle Olona che collega Castiglione Olona al Monastero di Torba.

Monastero di Torba

Sei chilometri circa- tra andata e ritorno, in piano, ce la potete fare dai - che sono molto più di una semplice pedalata: sono un viaggio attraverso secoli di storia, natura che si veste d'autunno e silenzi che raccontano più di mille parole.

Il punto di partenza: dove i treni non passano più

Il chilometro zero di questa avventura a pedali si trova sotto il borgo, in quello che un tempo era il casello della Ferrovia Storica della Valmorea. Pensate: fino al 1977 qui passavano treni carichi di persone e merci, collegando valli e comunità. Oggi quella ferrovia è diventata memoria, mentre il suo sedime si è trasformato in un corridoio verde perfetto per chi cerca un modo diverso di esplorare il territorio.

C'è qualcosa di poetico nel trasformare vecchie ferrovie in percorsi ciclabili. È come se quelle rotaie invisibili continuassero a trasportare viaggiatori, solo più lentamente, permettendo loro di vedere quello che dal finestrino del treno sarebbe sfuggito: un fungo che spunta tra le foglie, il volo di un airone cenerino, il profumo del bosco dopo la pioggia.

Castiglione Olona: molto più di un punto di partenza

Prima di inforcare la bici, concedetevi almeno un paio d'ore per esplorare Castiglione. Il borgo è un capolavoro del primo Rinascimento lombardo, voluto dal cardinale Branda Castiglioni che nel XV secolo trasformò il suo paese natale in un gioiello d'arte.

La Collegiata dei Santi Stefano e Lorenzo custodisce affreschi di Masolino da Panicale, Lorenzo di Pietro (il Vecchietta) e Paolo Schiavo, che vi lasceranno senza parole: scene bibliche che sembrano appena dipinte, con colori che dopo seicento anni ancora vibrano di vita propria. Ma è nel Battistero che l'emozione raggiunge il culmine: gli affreschi sulla vita di San Giovanni Battista sono un racconto per immagini che anticipa di decenni le grandi narrazioni pittoriche del Rinascimento maturo.

Non perdetevi Palazzo Branda, oggi museo, dove il cardinale visse e dove ancora si respira l'atmosfera colta e cosmopolita di un uomo che viaggiò per tutta Europa. Da non perdere, anche una visita al bel Museo delle Arti Plastiche (MAP), collocato in una corte antica: tanto più che il MAP è visitabile con lo stesso biglietto di Palazzo Branda.

E poi c'è il Castello di Monteruzzo, che domina dall'alto il borgo con le sue mura possenti e il bel parco, da dove potete godervi un panorama su Castiglione davvero suggestivo. Si dice anche che qui si aggiri un fantasma.

Pedalando tra boschi e storia

Una volta lasciato il borgo, la ciclopedonale parte in basso, dal vecchio casello, non potete sbagliare e una dicitura "km 0" vi indica che la partenza è qui. Pochi passi e ci si inoltra subito nel verde. È un percorso adatto a tutti: famiglie con bambini, ciclisti della domenica, camminatori contemplativi. La pendenza è dolce, quasi impercettibile, e il fondo ben mantenuto permette di procedere senza difficoltà anche con bici da città. Non solo: visti il terreno e la lunghezza, questo itinerario è perfetto anche da fare a piedi.

Quello che colpisce immediatamente è il silenzio. Non un silenzio vuoto, ma pieno di piccoli suoni: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, il gorgoglio dell'Olona che scorre poco distante. In autunno, poi, il percorso diventa una tavolozza di colori: il rame delle foglie di quercia, l'oro dei faggi, il rosso acceso degli aceri che sembrano incendiare il sottobosco.

ponte medievale castiglione olona

Lungo il tragitto, si attraversa anche un ponte medioevale sull'Olona, poco dopo essere partiti da Castiglione Olona (nella foto qui sopra). Questi paesaggi raccontano di quando questi sentieri erano vie commerciali importanti, percorse da mercanti e pellegrini. Le cascine che si intravedono tra gli alberi testimoniano un'economia rurale che per secoli ha plasmato questo paesaggio.

Il Parco RTO: un polmone verde da scoprire

parco Rile Tenore Olona

Il percorso attraversa un tratto del Parco Rile Tenore Olona (RTO), un'area protetta che abbraccia 25 comuni e rappresenta uno degli ultimi corridoi ecologici della pianura lombarda. Non è solo natura: è un libro aperto sulla biodiversità locale. I cartelli informativi lungo il percorso - prendetevi il tempo di leggerli - raccontano di aironi, martin pescatori, volpi e tassi che hanno trovato casa in questi boschi.

In primavera il parco esplode di fioriture spontanee; in estate offre ombra e frescura; in autunno si trasforma in una galleria d'arte naturale; in inverno, quando la nebbia avvolge tutto, assume contorni quasi fiabeschi.

Torba: dove i Longobardi incontrano il FAI

All'arrivo, il Monastero di Torba si presenta come una visione: la torre longobarda che svetta tra gli alberi, le mura antiche che sembrano crescere dalla roccia stessa. Dal 2011 questo complesso fa parte del sito seriale UNESCO "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere", un riconoscimento che ne certifica l'importanza storica e culturale.

La torre, costruita nel V-VI secolo come avamposto difensivo, conserva affreschi dell'VIII secolo di straordinaria bellezza: figure di sante e monache che sembrano vegliare ancora sul luogo. Il monastero, aggiunto dalle monache benedettine nell'VIII secolo, racconta di una vita contemplativa che per secoli ha animato questi spazi.

Oggi il complesso è gestito dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ha saputo valorizzarlo senza snaturarlo. Le visite guidate - consigliatissime - vi porteranno alla scoperta di leggende e misteri. Visitare questo luogo speciale (dove spesso durante l'anno vengono organizzati eventi e mostre) è il premio perfetto dopo la pedalata.

Consigli pratici per il viaggiatore lento

Monastero di Torba turismo lento

Il percorso è fattibile in ogni stagione, ma secondo me l'autunno regala colori speciali. Dai rossi alla nebbia al verde acceso che sembra incredibile in questa stagione! La foto sopra non ha filtri, così potete farvi un'idea.

Partite a metà mattina per godevi la luce migliore e avere il tempo di esplorare con calma entrambi i borghi. Se non avete la bici, a Castiglione ci sono punti noleggio ed anche al Monastero, basta fare una piccola ricerca online e prenotare per tempo. Portatevi acqua e qualche snack, anche se troverete locali dove rifocillarvi.

Un invito finale

Questo itinerario è la dimostrazione che non serve andare lontano per vivere esperienze memorabili. Le meraviglie sono spesso a portata di mano, nascoste in quei territori che attraversiamo distrattamente in auto senza mai fermarci davvero a guardare.

Allora, cosa aspettate? Le bici o le scarpe da trekking sono pronte, i colori dell'autunno non durano per sempre! Non serve essere ciclisti esperti o camminatori instancabili: serve solo la curiosità di chi sa che dietro casa, a volte, si nascondono piccoli paradisi che aspettano solo di essere scoperti.

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.