
A seguito dell’eruzione dell’Etna avvenuta la mattina di mercoledì 20 febbraio, AirHelp spiega ai passeggeri come comportarsi in caso di ritardi o cancellazioni dovute a “circostanze straordinarie”.
L’emergenza cenere è finita alle 8 di questa mattina e lo spazio aereo è stato riaperto, ma sono comunque previsti ritardi e cancellazioni dopo la nuvola di cenere che ha offuscato i cieli della Sicilia ieri mattina.
Come comportarsi in questi casi?
Gli esperti di AirHelp hanno ricordato che “ai sensi del regolamento CE 261/2004, le compagnie aeree non sono tenute a pagare risarcimenti se l’interruzione del volo è causata da calamità naturali, in quanto si tratta di una circostanza straordinaria”.
Tuttavia, AirHelp ricorda che le compagnie aeree sono obbligate a offrire assistenza ai passeggeri per i ritardi superiori alle due ore per i voli fino a 1.500km, per i ritardi superiori alle tre ore su tutti i voli europei entro i 3.500km e per le interruzioni superiori alle quattro ore sui voli di oltre 3.5000km.
A seconda dei dettagli dell’interruzione subita, le compagnie aeree devono occuparsi dei loro passeggeri finché questi non vengano ricollocati su un altro volo. Una volta constatata l’entità del disagio subito, i passeggeri hanno diritto a cibo e bevande gratuiti, all’accesso alle comunicazioni (due telefonate, utilizzo del fax e delle e-mail) e al pernottamento dove necessario.
Come funziona AirHelp?
I passeggeri che hanno subito disagi possono verificare la loro idoneità al risarcimento direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti attraverso l’applicazione gratuita AirHelp mobile, disponibile per iOS e Android.

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