20130103-214239.jpgRingraziamo tantissimo Davide Mancini per questo bellissimo racconto in prima persona sulla sua esperienza all'Eroica, storica corsa per biciclette d'epoca in Toscana. Davide è un vero viaggiatore a due ruote e ha macinato centinaia di chilometri ed esperienze in sella alla sua bici. Oggi ci porta con lui attraverso la mitica corsa con il suo reportage e le foto (noi le abbiamo solo modificate con Vintique) . Buona lettura!

In viaggio verso Gaiole..20130103-214342.jpg

L’Eroica è una “corsa” per bici d’epoca che si svolge nella splendida cornice della zona del Chianti, con partenza e arrivo a Gaiole in Chianti ( per bici d’epoca si intendono le bici con il cambio sul telaio ). Questa manifestazione prevede 4 tipi di percorsi: 38-75-135 e 205 km All’inizio pensavo di fare il 38 visto che per me era la prima volta soprattutto con una bici di quel tipo, che tra l’altro ho fatto in tempo a provare solo una settimana prima dell’evento !!! Poi su consiglio di chi c’era già stato ho puntato alla 75 sapendo che più o meno 80 km li avrei retti …

Così sabato mattina parto ( da solo ) con la macchina carica di tutto il necessario e arrivo a Gaiole verso le 15, monto la tenda con tanto di brandina e tutto il necessario per la notte. Nel frattempo faccio amicizia con Patrizia di Livorno, la mia vicina di tenda, poi cenando assieme mi dice che assieme a 2 amici che arrivano la domenica mattina faranno la 75 km e chiedo se posso subentrare al loro gruppetto ! Così è deciso, domenica mattina si parte assieme per la 75km, saremo io Patrizia, Mario e Mauro… tutto il resto è storia !!!!

Una corsa..Eroica

Siamo partiti verso le 8.45 da Gaiole con un cielo parzialmente coperto … che dopo un’ora si è coperto del tutto facendo scendere anche dell’acqua…il percorso da 75, che in realtà sono 78-79 km comprende più di 30 km su strade bianche…che dopo la pioggia diventano il paradiso della mountain bike… ma non per le nostre bici !!!

Gli altri sono dei veterani di questa corsa e si sono premuniti con copertoni da sterrato mentre io ho dei normali tubolari da strada !20130103-214357.jpg

Il percorso è veramente tosto, fatto di continui sali-scendi, ma veramente spettacolare per il panorama che offre…i colli toscani sono una meraviglia ma non c’è tantissimo tempo per gustare il contorno perché la strada è sempre in continuo cambiamento e sullo sterrato non si scherza.

Il percorso prevede anche due ristori, il primo sembrava essere stato invaso dalle cavallette, al mio arrivo chiedo “cosa c’è rimasto? mi sento rispondere: cestini e vassoi vuoti…”

Per fortuna dopo quasi 57 km di percorso, dopo 1 km salita sterrata fatta a piedi perché troppo dura, c'è il secondo ristoro… ribollita, chianti, cantucci, dolci vari e tanta frutta…musica per le mie orecchie, vista l’enorme fatica e la fame che si fa sentire, anche perché era quasi la una e mezza …

Guardiamo il cartellino del controllo che ci dice impietosamente che mancano ancora 21 km… poi una lunghissima discesa mi tira su il morale ma presto ritornano le salite e su quelle più dure devo scendere e accompagnare la bici a piedi, ma il gruppo mi aspetta sempre, nonostante abbia avuto anche una noia tecnica con un freno inchiodato.

I miei compagni mi chiamano il “bimbo” visto che hanno dai 55 a 65 anni e anche molti più chilometri nelle gambe, oramai manca poco alla fine e tengo duro, anche se oramai la fatica la fa da padrone e ogni salita si fa sentire !

Arriva un discesone lunghissimo, sarebbe da affrontare in picchiata con una bici “normale” ma ahimè non mi fido e devo tirare spesso i freni…iniziano a farmi male le mani da quanto devo stringere sui freni e anche il collo ne risente vista la posizione in discesa !

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Tra me e me penso che se bisogna tornare al punto di partenza… la discesa implica sempre una risalita da qualche altra parte, infatti è così ma Mario continua a rassicurarmi che le salite dure sono finite… credevo lo dicesse per farmi coraggio ma era comunque la verità per fortuna, e se anche c’è da salire sono salite abbastanza dolci.. pian pianino saliamo tutti assieme e ad un certo punto si incontra il cartello che indica “GAIOLE 8km” a destra… ma il percorso ovviamente devia a sinistra … si sale ancora un po', ma sempre salite dolci e poco faticose ma oramai sono stremato e tengo duro per inerzia…i commenti dei miei compagni sono “a vederti pedalare sembra ti si sia accesa la spia della riserva da un pezzo” oppure
“Davide mi sembri spremuto come un limone” … e intanto i cartelli indicano Gaiole sempre più vicina ma non mi fido più di tanto perché una salita potrebbe stroncare la gambe dopo tutta quella fatica, ma dopo poco arriva l’ultimo fatidico e annunciato sterrato, per fortuna quasi tutto in discesa… alla fine dello sterrato mi si spalancano gli occhi quando vedo il cartello “GAIOLE IN CHIANTI”20130103-214405.jpg

Dopo 500 metri siamo arrivati in paese fino al tanto atteso traguardo….sono distrutto e pieno di fango…. ma la soddisfazione di aver portato a termine questa grande impresa è immensa e ripaga di ogni sforzo…

Dopo quasi 6 ore in sella, verso le 15.20, davanti al traguardo ci sono almeno 3-400 ciclisti in attesa di timbrare il cartellino per l’arrivo , così decidiamo di avviarci verso una meritatissima doccia,visto che tanto oramai l’impresa è stata compiuta e non sarà un timbro mancante a fare da testimone !Dopo una doccia, aver mangiato e caricato armi e bagagli in macchina, faccio un salto in piazzaper vedere se mi concedono il timbro e senza alcun problema registrano anche il mio arrivo !

Torno al campo e ritrovo i miei compagni di viaggio pronti a partire, così li saluto,li ringrazio per la meravigliosa avventura passata e verso le 18 passate mi avvio verso casa…dopo un’interminabile viaggio conintenso traffico, arrivo a casa abbondantemente dopo la mezzanotte, giusto in tempo per crollare a letto, felice ma soddisfatto

Davide Mancini