Boarezzo, Valganna

Ho scoperto il paesino di Boarezzo (una frazione di Valganna, in provincia di Varese) durante una delle mie “esplorazioni” per la rivista Varesefocus (sotto puoi sfogliarlo con l'articolo in cui parlo di questo posto.

Cercavo un borgo dipinto ma non volevo parlare sempre e solo di Arcumeggia, che è il più famoso, e mi sono imbattuta in questo paesino magico che ora è uno dei miei luoghi del cuore, oltre ad avermi fatto conoscere degli amici (di Antonio, uno di queste persone speciali, vi parlo qui).

Qui vivono un sacco (in realtà sono pochissime, qualche decina al massimo) di persone che hanno scelto una vita più a contatto con la natura e l’essenzialità. A Boarezzo non ci sono negozi, c’è un solo ristorante, si arriva dopo una strada in salita di tornanti e si è circondati dalla maestosità del bosco. 

Ed è anch’esso, proprio come Arcumeggia, un paese dipinto, ma anche porto per chi ha scelto l’arte come stile di vita e forma espressiva. 

Storia e Cultura

Villagio di Boarezzo

Boarezzo ha una storia ricca e affascinante. All'inizio del secolo scorso, il borgo era abitato da famiglie di boscaioli e carbonai, attirati dall'abbondanza di legname necessario per produrre carbone vegetale. Era anche famoso per la sua "aria buona", al punto che il Touring Club Italiano lo scelse come sede del villaggio alpino destinato a colonia per i bambini poveri e gracili, figli dei caduti della Grande Guerra. Negli anni successivi, Boarezzo divenne una stazione climatica e di villeggiatura rinomata, attrarre molti vacanzieri, soprattutto da Milano​​ (per chi ama l'urbex, qui si trova anche un grande hotel abbandonato e nelle vicinanze una grotta di antiche miniere).

Trasformazione Artistica

Boarezzo, paese dipinto

Tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, il turismo a Boarezzo diminuì notevolmente e il borgo iniziò un lento e costante declino. Così all'inizio degli anni '80, il pittore Mario Alioli, che era cresciuto a Boarezzo e amava profondamente la sua terra, decise di riportare la vita nel borgo assieme a un gruppo di residenti che volevano valorizzare il loro bellissimo paese. Si fece così promotore di una iniziativa che coinvolse alcuni dei più illustri artisti varesini del XX secolo per popolare le strade di Boarezzo con opere pittoriche che raccontavano le tradizioni del borgo, scene di vita quotidiana e antichi mestieri. Nel 1985, Boarezzo subì una trasformazione da crisalide a farfalla, diventando un villaggio artistico dedicato a Giuseppe Grandi e Odoardo Tabacchi, importanti scultori nati a Valganna nel XIX secolo​1.

Oltre a questo filone, alcune strade di Boarezzo sono poi dedicate agli animali e alla vita del bosco, animali che decorano case e stradine antiche, e che vivono probabilmente a poca distanza da essi.

Oggi, Boarezzo è un borgo ricco di arte e cultura. L'associazione "Amici di Boarezzo" è nata con l'obiettivo di "salvaguardare, recuperare, ampliare e migliorare i valori artistici ed ambientali del paese" e di proporlo come meta turistica. Numerosi cartelli segnaletici in dialetto e un grappolo di segnavia collegano idealmente Boarezzo a città e paesi di tutto il mondo, da Venezia a Sydney, da Skopje a Pechino​.

Locandina Boarezzo in Festa 2023

N.B. A metà luglio, ci sarà Boarezzo in festa: un weekend per scoprire questo bellissimo paese con esibizioni di falconieri, bancarelle di hobbisti, dimostrazioni di artigianato e punto ristoro.

Io ci sarò!

Antonio Coletta: Il Mago del Legno di Boarezzo

Antonio Coletta scultore del legno

A Boarezzo si nasconde un artista che ha trasformato i boschi circostanti in un museo a cielo aperto. Antonio Coletta, che insieme al suo amico Lorenzo Piran, ha dato vita a una serie di sculture in legno che hanno attirato l'attenzione di escursionisti e amanti dell'arte.

Le loro creazioni appaiono lungo il sentiero che accompagna dal paese al bosco vicino, seguendo le indicazioni “cataste artistiche”. Tra le loro opere, un drago gigante di 15 metri di lunghezza, realizzato con 120 quintali di legna. Questa impressionante opera d'arte, con una testa di radici dipinte in rosso fuoco, si aggiunge a una serie di creazioni che popolano i boschi di Boarezzo.

Pannelli indicazioni

Coletta e Piran non sono nuovi a queste imprese artistiche. Nel passato, hanno realizzato un gufo monumentale in legno di castagno con occhi di ontano nero, una famiglia di cinghiali, un cervo e un enigmatico "Omino del Bosco". Queste opere hanno trasformato i boschi di Boarezzo in una sorta di parco delle meraviglie, attirando visitatori da tutta la regione.

Antonio Coletta è l'artista che "vede" la forma nei pezzi di legno, riesce a immaginare la sagoma di un cerbiatto o di una civetta in un semplice pezzo di legno. Nel suo laboratorio nel centro del paese, Coletta lavora con la moglie Maria, che dipinge e assembla piccole sculture di taglio astratto. Due anime artistiche e sensibili, che vedono nella natura circostante forme ed arte. 

Sculture di legno a Boarezzo

Le loro sculture in legno sono diventate una sorta di attrazione turistica, con bambini e adulti che arrivano per scattare selfie con il gufo e il drago o con il gigantesco sole appeso ai rami degli alberi. 

Antonio e Lorenzo hanno trasformato i boschi di Boarezzo in un luogo di meraviglia e fantasia, portando avanti la tradizione artistica del borgo. Con il loro talento e la loro passione, hanno creato un mondo incantato che continua a stupire e a ispirare.

Come arrivare a Boarezzo

Se vieni a piedi, da Ghirla puoi salire a Boarezzo in circa un'ora. Il percorso è di difficoltà media e scarsamente segnalato, quindi sono raccomandate calzature adatte. In alternativa, se vieni in auto da Varese, dovrai procedere in direzione nord sulla SS233 – Viale Valganna fino oltre Campubella; superata Cambupella, al bivio girare a destra, entrando nella SP29 e proseguire fino a destinazione​1​.

Cosa Fare e vedere

cataste artistiche di Boarezzo

Una volta arrivato, passeggia per il paese e divertiti a scovare tutti i dipinti. Puoi goderti anche piacevoli passeggiate tra i boschi di faggi e castagni, lungo sentieri con dislivelli lievi e paesaggi pittoreschi. La bellezza di Boarezzo risiede in particolare nel modo in cui arte e natura si fondono in un panorama autentico e silenzioso.

Se hai tempo, ci sono anche altre attrazioni nelle vicinanze che potrebbero interessarti, come Ganna e il Parco Regionale Campo dei Fiori​.

Dove mangiare a Boarezzo

A Boarezzo non hai molta scelta! C’è un solo ristorante ma con ottima fama. Si chiama I Panigacci e oltre a offrire il tipico piatto tipico della Lunigiana che dà il nome al ristorante (i panigacci appunto, come antipasto o in versione testaroli), è specializzato in carne alla brace: fiorentina, tagliate, ma anche in cucina di montagna (polenta e funghi ecc…). 

Il mio articolo su Boarezzo e Antonio per Varesefocus

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.