Quando si parla di Thailandia il primo pensiero si rivolge al mare cristallino, alle isole circondate da spiagge di sabbia bianca, ai cocktail da sorseggiare pigramente sulla riva. In realtà la Thailandia non è solo questo. Ci sono viaggiatori anche più avventurosi che all'ombrellone preferiscono l'avventura. E scelgono dunque di andare sì in Thailandia, ma al nord.

a statua phayanak o Naga nel paesaggio nel lago di Kwan Phayao nella città di Phayao nel nord della Thailandia.
La statua phayanak o Naga, al lago di Kwan Phayao, nel nord della Thailandia.

La Thailandia settentrionale è una regione morfologicamente straordinaria; il suo paesaggio estremamente vario è caratterizzato da montagne da esplorare, dove la vegetazione è ancora vergine, da valli incantevoli e fiumi impetuosi dove potersi lanciare a bordo di un kayak.

La provincia settentrionale di Chang Mai è la più importante di tutto il Paese; lì si trovano foreste sconfinate che sono meta di escursionisti provenienti da tutto il mondo. È il luogo ideale per quanto vogliano investire il budget per le loro vacanze in escursioni e sport nel nord della Thailandia.

Si possono effettuare infatti straordinari itinerari di trekking entrando in contatto con le popolazioni che abitano sulle montagne; si possono visitare anche luoghi suggestivi come una clinica per elefanti sfruttati dall'industria turistica o piattaforme vertiginose da cui lanciarsi a corpo libero tra gli alberi di una foresta pluviale.

Per chi voglia cimentarsi in escursioni e sport il consiglio è di partire sempre con un'assicurazione di viaggio. Se si è alla ricerca di un itinerario avventuroso, altra buona regola è di affidarsi, una volta atterrati in Thailandia, ad agenzie specializzate; è possibile trovarne in tutte le principali città. In ogni caso non è una cattiva idea muoversi con una guida per viaggiatori, nel caso in cui si preferisca spostarsi autonomamente.

Consigli su come organizzare le escursioni in Thailandia

Il passaporto e il biglietto aereo sono già pronti? Bene. Non bisogna dimenticare forse uno di quegli accorgimenti che può garantire una vacanza senza alcun tipo di imprevisto, se non l'avventura tanto desiderata. Quando si intende intraprendere un viaggio all'estero è bene prendere tutte le precauzioni per viaggiare in assoluta sicurezza. La cosa migliore, per esempio, è cercare un'assicurazione di viaggio in Thailandia su Traveleasy.it, prima di partire, per non incorrere in brutte sorprese; senza un'assicurazione di viaggio anche piccoli problemi possono diventare più difficili da risolvere.

È una buona pratica specialmente nel caso in cui a viaggiare siano appassionati di sport che hanno il desiderio di provare tutte le attività che queste zone sono in grado di offrire. Ora l'avventura può cominciare.

Anche informarsi su culture e usanze locali è buona norma, in modo da comportarsi correttamente senza offendere gli abitanti, ad esempio al tempio.

Escursioni nel triangolo d’oro

Wat Rong Khun, conosciuto come il Tempio Bianco, a Chiang Rai D
Wat Rong Khun, conosciuto come il Tempio Bianco, a Chiang Rai

Se si soggiorna nella città di Chiang Mai, dopo averla visitata il consiglio è quello di spostarsi per scoprire i dintorni: un territorio davvero affascinante, autentico, spettacolare. Si possono fare escursioni sulla collina del Doi Suthep, magari noleggiando una moto; oppure basta prendere un bus per raggiungere Chiang Dao; lì, oltre esserci una grotta molto visitata dai turisti e altri luoghi sacri, si può cogliere l'occasione per fare trekking. È un buon punto di partenza per raggiungere Tha Ton, situata all’estremo nord del Paese. Si tratta di una cittadina adagiata lungo il fiume; si può noleggiare una barca che in mezza giornata arriva Chiang Rai.

La provincia di Chiang Rai è la regione più a nord di tutta la Thailandia; è famosa non solo perché vi si trova il Tempio Bianco, un’opera concepita nel 1997 dall’estro dell’artista thailandese Chalermchai Kositpipat; in questa regione infatti è possibile provare l'escursione probabilmente più popolare che si possa fare nella Thailandia del nord; questo infatti è un crocevia straordinario tra tre stati, il Laos, la Cambogia e la Thailandia: non a caso viene detto "il triangolo d'oro".

tempio-thailandia
Natura, sport, adrenalina villaggi, templi: la Thailandia che amo di più, la Thailandia del Nord, dove trovi un piccolo templio anche in mezzo alla giungla

È da Chiang Rai che partono quasi tutti i trekking diretti verso il Triangolo d’Oro; le escursioni, organizzate dalle agenzie, durano qualche giorno toccando luoghi suggestivi come i villaggi di Karen, Mien, Lahu e Lisu, abitati dalle tribù locali.

La giungla può essere attraversata anche con itinerari acquatici, navigando lungo il fiume Mekong a bordo di imbarcazioni tipiche della zona.

Elephant Nature Park

In Thailandia è molto facile che ai turisti venga offerto un tour a dorso d'elefante, come parte di un itinerario di trekking. Questa è la parte più turistica dell'esperienza che è possibile fare da queste parti. Si può anche scegliere però di vivere l'esperienza del viaggio un po' meno da turista e magari con un po' di consapevolezza in più.

Del resto chi ama le escursioni solitamente ama la natura; per questo sarà entusiasta di fare una visita all’ Elephant Nature Park, clinica che ospita gli elefanti sfruttati dall'industria del turismo.
Vi lavorano persone che provano a ripristinare il ritmo vitale e l'habitat originario di questi intelligentissimi pachidermi. La loro realtà è molto dura. A volte i cuccioli di elefanti vengono strappati al loro ambiente d'origine e alla loro famiglia per essere portati nelle città dove diventano attrazioni turistiche.

Inserire questa tappa come parte di un'escursione è un'ottima idea, si può trascorrere un'intera giornata nel parco. Chi vuole può scegliere di passare la notte nel parco, può partecipare ad un brevissimo corso di formazione per svolgere alcune attività come volontario: si può imparare a conoscere questi animali così interessanti; dare loro da mangiare, visitare la clinica e la cucina, e imparare anche a lavarli. Il costo per il biglietto d'ingresso si aggira intorno ai 50 euro.

In volo sulla foresta pluviale

In Thailandia si trova anche la zipline più lunga del mondo.
Si tratta di un'esperienza adrenalinica che non deluderà gli amanti dell'avventura e delle emozioni forti.

È un'escursione volante al di sopra di una foresta pluviale, vecchia di 1500 anni, che si trova nella zona di Mae Kampong, nella parte orientale di Chiang Mai.

L'itinerario è davvero fuori dal comune. Si snoda attraverso trentanove zipline, ponti sospesi da passare uno per volta, a cinquanta metri di altezza, con stazioni di sosta collegate da cavi posti a differenti altezze.

Ovviamente gli istruttori provvedono a dare tutte le informazioni, attraverso un breve corso sulla sicurezza e su come usare l'attrezzatura personale. Non bisogna però soffrire di vertigini. Si scivola infatti da una piattaforma all'altra come Tarzan, attraverso tutta la zipline, che tra le altre cose è la più lunga al mondo. È esattamente quello che provano i gibboni quando si lanciano da un albero all'altro, di qui il nome di Flight of the gibbon. 

Per 100 dollari si possono attraversare i ponti sospesi, scendere lungo le pareti rocciose, sempre sotto l'occhio esperto delle guide che nel frattempo forniscono informazioni sulla flora e sulla fauna che vivono all'interno dell'ecosistema della foresta pluviale.

Al termine dell'itinerario volante si rimette piede a terra e si prosegue a piedi per un breve tragitto fino alle cascate di Mae Kampong.

Rafting sul Mae Taeng river

Rafting sul Mae Taeng River
Rafting sul Mae Taeng River

La regione settentrionale della Thailandia, come detto, è ricchissima di corsi d'acqua. È il luogo ideale per fare rafting in condizioni di assoluta sicurezza. Se ci si affida a un'agenzia si viene prelevati in hotel e dopo il pranzo si arriva sul fiume. Gli istruttori spiegano tutte le norme di sicurezza e danno indicazioni su come usare i comandi principali, che consentiranno al rafter di gestire il gommone lungo le rapide.

È molto divertente ma è sempre bene essere vigili; tuttavia nei punti critici le guide posizionate sulla riva intervengono, in caso di difficoltà, con le cime di sicurezza; il rafter non viene mai lasciato solo lungo tutto il tragitto.

Scritto da:

Al.Fa

Ciao, sono Alessandra, faccio la giornalista dal lontano 2003! Lavoro in un'agenzia di comunicazione e mi occupo di viaggi e agroalimentare.

Le mie passioni? Viaggi, storie autentiche, natura, mobile journalism.

Non serve andare lontano per stupirsi. Quello che serve a un viaggiatore sono occhi aperti e buona memoria.